See also ebooksgratis.com: no banners, no cookies, totally FREE.

CLASSICISTRANIERI HOME PAGE - YOUTUBE CHANNEL
Privacy Policy Cookie Policy Terms and Conditions
Denis Diderot - Wikipedia

Denis Diderot

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

« Si dice che il desiderio sia la conseguenza della volontà. Ma in realtà è vero il contrario, la volontà è la conseguenza del desiderio ... »
(Denis Diderot)
« Andiamo, amico, diamoci un po' meno d'importanza. Noi siamo nella natura, un momento ci stiamo bene, un momento male: credetemi, coloro che lodano la natura per aver tappezzato a primavera la terra di verde, un colore amico dei nostri occhi, sono degli impertinenti che dimenticano che questa stessa natura, di cui vogliono trovare ovunque la benevolenza, stende d'inverno una grande coltre bianca che ferisce i nostri occhi, ci dà il capogiro e ci espone a morire congelati. La natura è bella e buona quando ci è propizia, brutta e cattiva quando ci affligge. Sovente è ai nostri stessi sforzi ch'essa deve almeno una parte del suo fascino…  »
(Denis Diderot, Salon de 1767)
« Non c'è mai stato dolore più grande che un'ora di lettura non sia riuscita a placare »
(Denis Diderot)
«  Finché le cose rimangono esclusivamente nel nostro intelletto, sono nostre opinioni, sono nozioni che possono esser vere o false, accettate o contraddette. Esse acquisiscono consistenza soltanto legandosi agli enti esterni. Questo legame si realizza attraverso una serie ininterrotta di esperienze, oppure attraverso una catena ininterrotta di ragionamenti, la quale dipende in parte dall'osservazione e in parte dall'esperienza »
(D.D. Interpretazione della natura, § 7)

Denis Diderot

Denis Diderot (Langres5 ottobre 1713 – Parigi31 luglio 1784) è stato un filosofo, enciclopedista e scrittore francese; fu uno dei massimi rappresentanti dell'Illuminismo e insieme a d'Alembert, il principale redattore della Encyclopédie.

Indice

[modifica] Note biografiche

La famiglia, borghese e cattolica relativamente benestante, avrebbe voluto avviarlo alla carrirera ecclesiastica o a quella giuridica, ma il giovane Denis non pareva interessato né ll'una né all'altra. Dopo aver studiato presso il collegio gesuita della città natale, si trasferì a Parigi per iscriversi all'Università; ne uscirà nel 1732 con il titolo di magister artium.

Sprovvisto di un preciso indirizzo di carriera, Diderot si adattò ai più diversi lavori. Fu anche scrivano pubblico e precettore, frequentando, come molti altri giovani bohémien, i salotti ed i caffè in cui circolavano le idee illuministiche e libertine.
Qui conobbe un altro provinciale come lui, Jean-Jacques Rousseau, con cui costruì un intenso quanto burrascoso rapporto. Studiò greco e latino, medicina e musica, guadagnandosi da vivere come traduttore ed entrando così in contatto con autori ed idee da cui trasse ispirazione.

Nel 1745 incontrò per la prima volta Condillac; nello stesso anno tradusse il Saggio sulla virtù e sul merito di Anthony Shaftesbury, del quale ammirò le idee di tolleranza e di libertà. In seguito, assieme a François-Vincent Toussaint e a Marc-Antoine Eidous, lavorò alla versione francese del Dictionnaire universel de medicine (Paris 1746-1748) del medico inglese Robert James.
Sotto questa influenza si collocano i Pensées philosophiques (Pensieri filosofici) del 1746, di intonazione deista, La sufficienza della religione naturale e La passeggiata dello scettico del 1747, tutti aspramente critici verso la superstizione e l'intolleranza. Risalgono al 1748 il romanzo libertino I gioielli indiscreti ed al 1749 la Lettera sui ciechi ad uso di coloro che vedono di intonazione sensista e materialista.
Già questa prima rassegna di titoli (cui vanno aggiunti anche alcuni saggi di matematica) lascia intravedere due caratteristiche fondamentali della personalità intellettuale del filosofo, vale a dire la vastità dei suoi interessi - che spaziarono dalla filosofia alla biologia, dall'estetica alla letteratura - e la flessibilità dei generi di scrittura da lui praticati, particolarmente congeniale al carattere mobile, aperto e dialogico del suo pensiero.

Incarcerato nel castello di Vincennes per taluni di questi scritti, giudicati sovversivi, il grande pensatore trascorrerà cinque mesi di prigionia piuttosto blanda, dal 22 luglio al 3 novembre 1749.

Nel frattempo era incominciata anche la grande avventura dell'Encyclopédie, che lo occuperà instancabilmente per il successivo quindicennio. Di quest'opera Diderot sarà il più infaticabile artefice, scorgendo in essa una irrinunciabile battaglia politica e culturale e sostenendola pressoché da solo, dopo la defezione di Alembert Jean-Baptiste Le Rond detto Jean d'Alembert nel 1759.
Viceversa, Diderot non darà in genere circolazione pubblica ai propri scritti, molti dei quali rimarranno quindi del tutto sconosciuti al di fuori della ristretta cerchia dei filosofi, per venire pubblicati solo dopo molti decenni dalla sua morte (alcuni addirittura dopo la seconda guerra mondiale).

Appartengono a questo periodo - la pubblicazione dell'Encyclopédie si concluderà definitivamente solo nel 1773 - altre importanti opere, tra cui si possono ricordare i fondamentali saggi filosofici L'interpretazione della natura (1753) ed il Sogno di d'Alembert (1769), i romanzi La monaca (1760) e Jacques il fatalista e il suo padrone (1773), il dialogo Il nipote di Rameau (1762); le opere teatrali Il figlio naturale ed Il padre di famiglia (1758), nonché il trattato La poésie dramatique.
Una delle sue opere principali fu il trattato sull'arte teatrale Paradosso sull'attore, ancora oggi una delle opere più importanti sull'arte della recitazione.

Diderot svolse un ruolo capitale anche nella storia della critica d'arte e nella storia dell'arte. Quest'ultima disciplina nasce intorno agli anni trenta del secolo dei lumi, contemporaneamente alla storia della letteratura promossa dai protestanti rifugiati in Olanda e dai benedettini di Saint-Maur. Diderot vi contribuisce dischiudendo una strada che condurrà sino a Baudelaire [1], potendo avere accesso alla pittura del XVI e XVII secolo presente nelle collezioni del duca d'Orléans al Palais Royal, nelle collezioni di de La Live de Jully in rue Richelieu, nonché nelle collezioni dell'amico barone d'Holbach. Diderot è il primo a riunire il punto di vista tecnico a quello estetico nella sua critica d'arte che è raccolta principalmente nella serie di impressioni ch'egli consegna in forma epistolare in occasione delle esposizioni parigine - i Salons - alla Correspondance littéraire dell'amico Grimm. Il Salon, iniziativa dapprima annuale, poi biennale dal 1746 al 1781 è un'esposizione di pittura che si apre al mattino del giorno della festa del re, San Luigi, il 25 agosto e che dura all'incirca fino alla fine di settembre. L'ingresso è gratuito. Se il resoconto diderottiano del Salon del 1759, il primo redatto da Diderot per la Correspondance littéraire, non è che un articolo di una quindicina di pagine, a partire dal 1761 e dal 1763 queste lettere divengono il terreno su cui Diderot formula alcuni dei suoi princìpi estetici più importanti, disseminandovi altresì riflessioni filosofiche storiche e morali. [2]

La vita privata di Diderot fu intensa, libera, focalizzata intorno a centri affettivi di grande importanza come la famiglia - si sposò nel 1743 con una camiciaia, Antoinette Champion detta Nanette, avendo dal matrimonio una figlia amatissima - ed, a partire dal 1756, l'amica ed amante Sophie Volland. Di quest'ultima relazione ci resta un epistolario di grande valore, oltre che biografico, letterario e storico. Nel 1762, l'imperatrice Caterina II di Russia acquistò la biblioteca di Diderot, che ne mantenne tuttavia l'uso e una rendita come bibliotecario. Nel 1773 il filosofo si recò a Pietroburgo, dove stese per l'imperatrice diversi progetti di riforma della società e dell'istruzione. Fu un durissimo colpo la morte di Sophie nel febbraio 1784; ed il 31 luglio dello stesso anno Diderot, addolorato, morirà a Parigi. L'autopsia, che fu eseguita secondo la volontà espressa dallo stesso Diderot, ascrisse la causa della morte a ipertrofia cardiaca. Dopo la morte di Diderot, i suoi manoscritti e i volumi della sua biblioteca furono trasferiti a Pietroburgo.

[modifica] Filosofia

La filosofia di Diderot può essere considerata come la migliore sintesi degli aspetti più importanti e significativi del pensiero dell'illuminsmo. Egli è l'illuminista per eccellenza, mentre non lo era del tutto Voltaire e non lo era per niente Rousseau. Diderot è illuminista perché è fondamentalmente aperto al progresso e al futuro in ogni suo elemento, inoltre laicista e con tendenze ateistiche. Non lo era Voltaire (ferocememente anti-cristiano quanto anti-ateo) e ancora meno Rousseau (che era un deista introverso con tendenze mistiche).

[modifica] Note

  1. ^ Scritti sull'arte, tr. it. Torino, Einaudi, 1992
  2. ^ Esiste dei Salons diderottiani una splendida edizione curata da Jean Seznec (Oxford, 1975-1983) che affianca al testo diderottiano la riproduzione delle opere d'arte citate rintracciabili. Un'edizione più accessibile occupa il IV tomo delle Oeuvres curata da L. Versini, Paris. Laffont, 1996, pp. 171-1005.

[modifica] Traduzioni italiane

  • Opere filosofiche, a cura di P. Rossi, Milano, Feltrinelli, 1963
  • i gioielli indiscreti, a cura di Glauco Natoli, Firenze, Sansoni 1966
  • Scritti politici, a cura di F. Diaz, Torino, Utet 1967
  • Commento alla Lettera sull'uomo di Hemsterhuis, a cura di Mirella Brini Savorelli, Bari, Laterza 1971
  • Saggio sui regni di Claudio e Nerone e sui costumi e gli scritti di Seneca, con una nota di L. Canfora, Palermo, Sellerio 1987
  • Teatro, a cura di L. Binni, Milano, Garzanti 1988
  • Saggi sulla pittura, a cura di Massimo Modica. Palermo, Aesthetica, c1991
  • L'uomo e la morale, a cura di V. Barba, Pordenone, Studio Tesi 1991
  • Therese philosophe, attribuito a Denis Diderot; prefazione di Riccardo Reim. Roma, Lucarini, c1991
  • I gioielli indiscreti; con Justine, o Le disgrazie della virtù del Marchese de Sade. Sesto San Giovanni, A. Peruzzo, c1991
  • L' uccello bianco: racconto blu, traduzione di Anna Tito, 2. ed. Palermo, Sellerio, 1992
  • Jacques il fatalista e il suo padrone, introduzione di Michele Rago; traduzione di Glauco Natoli. Roma, L'Unità; Torino, Einaudi, stampa 1992
  • Il nipote di Rameau. Jacques il fatalista e il suo padrone, a cura di Lanfranco Binni, Milano, Garzanti 1993
  • Ritorno alla natura: Supplemento al Viaggio di Bougainville; a cura di Antonio A. Santucci. Bari, Laterza, 1993
  • Il nipote di Rameau. Vimercate, La spiga, c1994
  • Il sogno di D'Alembert, intr. B. Craveri, Milano, Rizzoli 1996
  • Ricerche filosofiche sull'origine e la natura del bello a cura di Massimo Modica. Gaeta, Bibliotheca, c1996
  • Pensieri filosofici, a cura di T. Cavallo, Pisa, Jacques e i suoi quaderni, 1998
  • Lettera sui ciechi per quelli che ci vedono; a cura di Mirella Brini Savorelli. Firenze, La nuova Italia, 1999
  • Mystification, o La storia dei ritratti; prefazione di Daria Galateria. Milano, Archinto, [2001]
  • Tre racconti; a cura di Ida Cappiello. Macerata, Liberilibri, [2001] (Contiene: Questa non e una novella, Madame de la Carliere, Supplemento al Viaggio di Bougainville)
  • Pensieri sull'interpretazione della natura ai giovani che si dispongono allo studio della filosofia naturale. Roma, Aracne, 2004
  • "La Monaca"; Trad. di E.K.Imberciadori. Titolo originale La Religieuse Garzanti editore s.p.a. 1978, 1981.

[modifica] Bibliografia

  • Franco Venturi, Le origini dell'Enciclopedia. Torino, Einaudi, 1946
  • Paolo Casini, Diderot «philosophe». Laterza, Bari, 1962
  • Mario Bonfantini, Introduzione alla lettura di Diderot. Torino, S. Gheroni e C., 1963
  • Paolo Alatri, Voltaire, Diderot e il "partito filosofico". Messina-Firenze, D'Anna, stampa 1965
  • D'Aquino, Pasquale. L' enciclopedismo e l'etica del Diderot. Salerno, Verso il 2000, 1965
  • Arthur M. Wilson, Diderot. Gli anni decisivi 1713-1759. Milano, Feltrinelli, 1969
  • Paolo Alatri, Diderot: un letterato dall'assolutismo illuminato al populismo democratico. Messina, IPOS, 1972
  • Arthur M. Wilson, Diderot, L'appello ai posteri. Milano, Feltrinelli, 1973
  • Francesco Piselli, L'orologio vivente e il paradosso dell'immobile : studio su Denis Diderot. Milano, Celuc, 1974
  • Herbert Dieckmann, Il realismo di Diderot. Roma-Bari, Laterza, 1977
  • Andrea Calzolari, Il teatro della teoria : materialismo e letteratura in Diderot. Parma-Lucca, Pratiche, c1977
  • Armando La Torre, Diderot, nostro contemporaneo : la fondazione della critica materialistica e della sociologia dell'arte. Roma, Bulzoni, c1977
  • Cesare Colletta, Sta scritto lassù : saggio su Jacques le fataliste di Diderot. Napoli, Liguori, 1978
  • Renata Mecchia, Le teorie linguistiche e l'estetica di Diderot. Roma, Carucci, 1980
  • Lynn Salkin-Sbiroli, Il senso del nonsenso. Cosenza, Lerici, 1980
  • Rino Cortiana, Il viaggio, gli amori e il duello : sistema del passato e sistema illuministico in Jacques le fataliste di Diderot. Venezia, Cafoscarina, 1983
  • Giuseppe Scaraffia, Scritti su Diderot : tra mistificazione e utopia. Roma, Bulzoni, 1983
  • Isa Dardano Basso, La ricerca del segno : Diderot e i problemi del linguaggio. Roma, Bulzoni, 1984
  • Enrico De Angelis: Più lumi : Spinoza, Montesquieu, Rousseau, Diderot, Haydn. Pisa, Servizio Editoriale Universitario, 1986
  • Diderot : il politico, il filosofo, lo scrittore, scritti di A. Becq ... [et al.] ; a cura di Alfredo Mango ; prefazione di Paolo Alatri. Milano, F. Angeli, 1986 (Atti del Convegno tenuto a Bra nel 1984)
  • Massimo Modica, Il sistema delle arti : Batteux e Diderot. Palermo, Centro internazionale studi di estetica , 1987
  • Marie Angelique Vandeul, Diderot, mio padre; a cura di Giuseppe Scaraffia. Palermo, Sellerio, 1987
  • Franco Venturi, Giovinezza di Diderot. Palermo, Sellerio, 1988
  • Denis Diderot, Siamo tutti libertini : lettere a Sophie Volland, 1759-1762; a cura di Marina Premoli. Milano, R. Archinto, 1990
  • Fabio Scotto, Le neveu de Rameau di Denis Diderot : analisi socio-critica. Milano, Cooperativa libraria I.U.L.M., 1992
  • Gianfranco Dioguardi, Dossier Diderot. Palermo, Sellerio, 1995
  • Domenico Grimaldi, Diderot politico e moralista dell'Encyclopedie. L'Aquila, Japadre, 1997
  • Massimo Modica, L' estetica di Diderot : teorie delle arti e del linguaggio nell'età dell'Encyclopedie. Roma, A. Pellicani, c1997
  • Michela Landi, Rerum novus nascitur ordo : decadenza e poetica del francese nella Lettre sur les sourds et muets di Diderot. Pisa, ETS, 2003

[modifica] Curiosità

  • Diderot è il singolare protagonista de Il libertino di Eric-Emmanuel Schmitt, a metà tra filosofo e uomo di mondo.
  • La relazione con Sophie Volland è il tema del romanzo Die Philosophin di Peter Prange, tradotto in italiano con il poco adatto titolo: Il filosofo e la libertina, Mondadori 2006. ISBN 88-04-56227-7.

[modifica] Voci correlate

[modifica] Altri progetti


aa - ab - af - ak - als - am - an - ang - ar - arc - as - ast - av - ay - az - ba - bar - bat_smg - bcl - be - be_x_old - bg - bh - bi - bm - bn - bo - bpy - br - bs - bug - bxr - ca - cbk_zam - cdo - ce - ceb - ch - cho - chr - chy - co - cr - crh - cs - csb - cu - cv - cy - da - de - diq - dsb - dv - dz - ee - el - eml - en - eo - es - et - eu - ext - fa - ff - fi - fiu_vro - fj - fo - fr - frp - fur - fy - ga - gan - gd - gl - glk - gn - got - gu - gv - ha - hak - haw - he - hi - hif - ho - hr - hsb - ht - hu - hy - hz - ia - id - ie - ig - ii - ik - ilo - io - is - it - iu - ja - jbo - jv - ka - kaa - kab - kg - ki - kj - kk - kl - km - kn - ko - kr - ks - ksh - ku - kv - kw - ky - la - lad - lb - lbe - lg - li - lij - lmo - ln - lo - lt - lv - map_bms - mdf - mg - mh - mi - mk - ml - mn - mo - mr - mt - mus - my - myv - mzn - na - nah - nap - nds - nds_nl - ne - new - ng - nl - nn - no - nov - nrm - nv - ny - oc - om - or - os - pa - pag - pam - pap - pdc - pi - pih - pl - pms - ps - pt - qu - quality - rm - rmy - rn - ro - roa_rup - roa_tara - ru - rw - sa - sah - sc - scn - sco - sd - se - sg - sh - si - simple - sk - sl - sm - sn - so - sr - srn - ss - st - stq - su - sv - sw - szl - ta - te - tet - tg - th - ti - tk - tl - tlh - tn - to - tpi - tr - ts - tt - tum - tw - ty - udm - ug - uk - ur - uz - ve - vec - vi - vls - vo - wa - war - wo - wuu - xal - xh - yi - yo - za - zea - zh - zh_classical - zh_min_nan - zh_yue - zu -