Dahshur
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Coordinate: Dahshur (in arabo دهشور Dahšūr) è una località situata nel deserto, sulla riva occidentale del Nilo, a circa quaranta chilometri da Giza e pochi chilometri a sud della zona archeologica di Saqqara. È una necropoli reale fra le meglio conservate in Egitto, conosciuta per la presenza di alcune piramidi (in tutto sette) tra le più imponenti e importanti dell'Egitto.
[modifica] Piramidi
La più grande è la piramide detta "a doppia pendenza" (detta anche piramide romboidale), la seconda in ordine di tempo costruita da Snefru (padre di Cheope), della IV dinastia, dopo il fallimento dell'edificazione di quella di Meidum.
È una costruzione davvero particolare, perché non è una classica piramide: infatti i lati presentano una doppia inclinazione dovuta al cambiamento di progetto in corso d'opera. Inizialmente era stata progettata un inclinazione di circa 54° delle pareti esterne, ma a causa di possibili difetti costruttivi essa fu ridotta a circa metà altezza a 43°, creando appunto una doppia inclinazione. Nel progetto originale doveva raggiungere l'altezza di 128,5 metri, ma dopo il cambio di pendenza arrivò all'altezza di 105 metri.
Quella a doppia pendenza è la piramide che conserva la più ampia parte di rivestimento esterno. All'interno è caratterizzata da due camere sepolcrali principali sormontate da soffitti realizzati con la tecnica dell'incorbellamento, a cui si accede attraverso due corridoi provenienti da due entrate differenti nell'edificio. La realizzazione degli ambienti interni rappresenta un prototipo che porterà poi alla realizzazione delle camere e dei corridoi della grande piramide di Cheope a Giza.
Snefru, il faraone che ordinò la costruzione di tale piramide, non fu soddisfatto della sua realizzazione, forse anche perché l'edificio presentava problemi di stabilità. Optò quindi per la costruzione di una nuova: realizzò la sua seconda piramide a Dahshur e la sua terza in assoluto. È detta oggi la "piramide rossa" a causa del colore delle pietre utilizzate. Per la sua edificazione fu fatto tesoro dell'esperienza costruttiva della piramide a doppia pendenza e venne scelto come grado di inclinazione dei lati quello finale della prima opera. La sua altezza originale arrivava ai 104 metri. Non presentò mai problemi di stabilità e fu un opera ben riuscita, e Snefru la utilizzò finalmente come sepoltura.
Le due piramidi costruite da questo faraone sono di poco più piccole di quelle celeberrime di Giza, ma se si considera lo sforzo totale della loro realizzazione (insieme a quella di Maidum), l'impresa costruttiva appare molto più titanica, considerando anche l'inesperienza dovuta alla novità di tali progetti.
Le altre piramidi esistenti a Dahshur sono della XII e XIII dinastia. I loro resti sono molto meno imponenti di quelle di Snefru poiché, nell’epoca in cui furono realizzate, erano cambiate le tecniche di costruzione. Non si utilizzarono più blocchi di granito per l’edificazione, ma i ben più economici e pratici mattoni di fango, che poi erano rivestiti col solito calcare. Tutto ciò rendeva più semplice l’opera di costruzione, ma a lungo andare, soprattutto dopo l’asporto del rivestimento, i mattoni di fango lasciati allo scoperto si sbriciolarono. Ora infatti, dopo millenni, queste piramidi non hanno neanche lontanamente l’aspetto originale, ma sono masse informi che si stagliano sopra il deserto.
Le due piramidi più significative della XII dinastia sono quelle di Sesostri III e Amenemhat III. La prima raggiungeva l’altezza di 78,5 metri, la seconda 81,5. Le altre sono costruzioni minori molto danneggiate che non permettono rilevamenti precisi.