Contenuto generato dagli utenti
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La dizione contenuto generato dagli utenti (User-Generated Content o UGC in inglese) è nata nel 2005 negli ambienti del web publishing e dei new media per indicare il materiale disponibile sul web prodotto da utenti invece che da società specializzate. Essa è un sintomo della democratizzazione della produzione di contenuti multimediali reso possibile dalla diffusione di soluzioni hardware e software semplici ed a basso costo.
L’OECD [1] (Organisation for Economic Co-operation and Development) ha definito tre caratteristiche centrali per gli UGC: 1. Requisiti di pubblicazione: mentre gli UGC possono essere elaborati da un utente e mai pubblicati in rete o altrove, ci si focalizza su ciò che viene pubblicato in un qualche contesto, che sia su un sito internet accessibile da tutti o su una pagina di un social network ristretto a un gruppo selezionato di persone (per esempio: studenti universitari). Questo è un modo utile per escludere l’ e-mail, chat e simili. 2. Sforzo creativo: questo implica che una certa quantità di sforzo creativo sia impiegato nella costruzione del materiale o nell’adattamento di qualcosa di preesistente per creare qualcosa di nuovo: questo significa che gli utenti devono aggiungere un proprio valore al lavoro. Lo sforzo creativo dietro agli UGC spesso ha un elemento collaborativo, come nel caso di siti web che gli utenti possono cambiare collaborativamente. Per esempio, copiare semplicemente un pezzo di uno show televisivo e “postarlo” in un sito web che pubblica materiale video (attività frequente nei siti UGC) non può essere considerato UGC. Se un utente carica le sue fotografie, oppure esprime i suoi pensieri in un blog o crea un nuovo video musicale, qusto può essere considerato UGC. Tuttavia è difficile stabilire quale sia il livello minimo di sforzo creativo ammissibile, e rimane una valutazione dipendente dal contesto. 3. Creazione al di fuori delle pratiche e delle routine professionali: il contenuto generato dagli utenti è generalmente creato fuori dale routine e dalle pratiche professionali. Spesso non ha un contesto di mercato istituzionale o commericale. In casi estremi, l’UGC può essere prodotto da non professionisti senza l’attesa di un profitto o di una remunerazione. Fattori motivazionali includono: la connessione con altri utenti, ottenere un certo livello di notorietà, prestigio e il desiderio di esprimersi
Esempi di contenuto generato dagli utenti sono foto e video digitali, blog, podcast e wiki. Esempi di siti web che si basano su questa filosofia sono Flickr, Friends Reunited, FourDocs, YouTube, Second Life e Wikipedia.
Una declinazione del contenuto generato dagli utenti e lo user generated marketing, pubblicità, messaggi e comunicazioni create dagli utenti. Due esempi italiani sono 123brand.it e Zooppa.
L'avvento del contenuto generato dagli utenti segna una svolta nelle aziende che si occupano di media, dalla creazione di contenuti in linea alla creazione di ambienti e strumenti per permettere a non professionisti (ovvero la "gente comune") di pubblicare i propri contenuti in luoghi importanti.
La British Broadcasting Corporation (BBC), ad esempio, organizzò un gruppo di prova "User-Generated Content" (UGC) composto da tre persone, nell'aprile del 2005. A seguito dell'attacco terroristico di Londra del 7 luglio 2005 e dell'incendio del deposito petrolifero dell'Hertfordshire nello stesso anno, il gruppo divenne permanente e venne ampliato, riflettendo l'arrivo del cittadino giornalista nei media principali. Durante il disastro di Buncefield, la BBC ricevette oltre 5.000 foto dai suoi spettatori. Il dibattito sulle vignette di Maometto (gennaio 2006) portò a ricevere oltre 22.000 email da parte degli spettatori nelle prime due settimane. Di norma la BBC non remunera i contenuti generati dai suoi spettatori.
In anni recenti i contenuti generati dagli utenti sono stati per alcuni di essi una strada verso il successo. La canzone umoristica Because I Got High, di Afroman, divenne la più richiesta nelle radio statunitensi nel luglio 2002, grazie al suo successo su Napster. Nell'estate del 2006, Brooke Brodack siglò un contratto per lo sviluppo di talenti, dopo la comparsa delle sue brevi scenette su YouTube. Le aziende si stanno sempre più interessando allo sfruttamento di spazi intesi in origine per i contenuti generati dagli utenti, come evidenziato dallo scandalo Lonelygirl15 su YouTube, dove un finto videoblog venne usato per promuovere una aspirante attrice.[1]
[modifica] Vedere anche
- buzzword
- giornalismo dei cittadini
- Sistema di reputazione - spesso usato per valutare il contenuto generato dagli utenti
- Resident (Second Life)
- Current TV - una stazione televisiva via cavo che si affida massicciamente ai contenuti generati dagli spettatori
- Social media
[modifica] Note
[modifica] Collegamenti esterni
- 123brand.it Esempio di user generated marketing
- Zooppa.com Esempio di "user generated advertising"
- A Bigger Bang panoramica sulle tendenze del contenuto generato dagli utenti nel 2006
- ClipShack Esempio di comunità UGC video
- FourDocs Esempio di UGC video - canale a banda larga per documentari
- TheBlogTV Esempio di User Generated Broadcaster
- EnVible User Generated Learning con conferenza web gratuita, che promuove la condivisione di conoscenze
- myNuMo Esempi di suonerie e sfondi per cellulare generate da utenti.
- MyPersonalGame Esempio di giochi per cellulare generati da utenti
- 121 Esempio di UGC basato su testo
- Scoopt Agenzia per la vendita di UGC per conto di singoli alle aziende dei media (in particolare quelle che si occupano di informazione)
- ViTrue Compagnia pubblicitaria UGC
- WorldMadeChannel Canale televisivo basato su UGC
- Yepic mercato per testi, viedo e audio UGC
- Notizie per cellulare generate da utenti - The Wireless Federation
- TheBlogTV Network di vloggers che sostiene la televisione