Classe Condottieri (incrociatore)
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
La classe Condottieri di incrociatori leggeri della Regia Marina fu in realtà una sequenza di cinque classi distinte, realizzate negli anni trenta, sebbene queste mostrino una chiara linea evolutiva. Furono costruite prima della seconda guerra mondiale per guadagnare il dominio del mare Mar Mediterraneo. Le navi furono battezzate in onore di comandanti militari della storia italiana.
Ogni classe prende il nome dalla prima nave del gruppo:
[modifica] Evoluzione
La corazzatura aumentò progressivamente, molto ridotta e priva di capacità pratiche di difesa nei modelli iniziali, con uno spessore in millimetri di protezione della cintura che non raggiungeva la velocità in nodi (Da Giussano: 25mm contro 42 nodi mostrati alle prove), per arrivare nel quinto gruppo, Luigi Savoia Duca degli Abruzzi e Giuseppe garibaldi, a 130 mm. Questo si sarebbe visto anche in azioni di guerra, con i primi incrociatori affondati con facilità (come il Bartolomeo Colleoni contro il HMS Sidney) mentre il Giuseppe Garibaldi sopravvisse a 2 siluri del sottomarino HMS Ulpholder britannico e divenne poi la prima nave missilistica italiana. Anche l'armamento e le sovrastrutture vennero molto modificate nel corso della produzione.
Il primo gruppo, le quattro classe Da Giussano furono costruite primariamente per la velocità, erano virtualmente prive di armatura e dotate di grossi impianti motori, equivalenti a quelli degli incrociatori pesanti classe Zara. Le due unità classe Cadorna mantennero le caratteristiche principali con cambiamenti minori. Per il tipo Alberto da Giussano e per il tipo Cadorna più che di incrociatori leggeri si può parlare di grossi esploratori.
Veri e propri incrociatori leggeri furono le unità costruite a partire dalla due unità della classe Montecuccoli che furono maggiormente modificate, più pesanti, significativamente meglio protette e con motori migliorati per mantenere la velocità richiesta. Le due classe Duca d'Aosta continuarono la tendenza con un maggiore spessore della corazzatura e un nuovo aumento della potenza dei motori.
La coppia finale, le due Duca degli Abruzzi completarono la transizione sacrificando un poco di velocità per un'armatura ancora migliore e i cannoni aggiuntivi per le batterie secondarie.
Il Raimondo Montecuccoli esiste ancora, almeno in parte: un suo impianto binato di cannoni a culla unica (senza torretta e culatte) fa la guardia minacciosamente sulla città di Perugia, e vicino vi è anche l'albero su cui sono state annotate le miglia percorse «con efficienza con audacia».
[modifica] Voci correlate
Imbarcazioni militari italiane della seconda guerra mondiale
[modifica] Collegamenti esterni
Incrociatori classe Condottieri | |
---|---|
tipo Alberto di Giussano | tipo Luigi Cadorna | tipo Raimondo Montecuccoli | tipo Duca d'Aosta | tipo Duca degli Abruzzi Regia Marina |