Classe Centauro (fregata)
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Classe Centauro | |
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Descrizione generale | |
Tipo | Fregata |
Classe | Centauro |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento | 2.137 t |
Stazza lorda | 2.184 t |
Lunghezza | 103,1 m |
Larghezza | 12,0 m |
Pescaggio | 3,8 m |
Propulsione | 2 caldaie Foster—Wheeler 2 turbine a vapore Tosi 2 eliche Potenza 22000HP |
Velocità | 26 nodi |
Autonomia | 3020 miglia a 12 nodi 2.860 miglia a 18 nodi 1250 miglia a 26 nodi |
Equipaggio | 13 Ufficiali 222 Sottufficiali e Comuni |
Equipaggiamento | |
Sensori di bordo | radar:
sonar: AN/SQS-11A (a scafo) |
Armamento | alla costruzione:
dopo la trasformazione:
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La Classe Centauro, costituita da 4 unità è stato un tipo di navi della Marina Militare costruite in Italia all'inizio degli anni '50.
La costruzione di queste unità avvenne nell'ambito del programma di ammodernamento del 1950 e la costruzione dell'unità capoclasse iniziò il 17 maggio 1952 impostata nei Cantieri Ansaldo di Livorno, mentre 2 giorni prima, il 15 maggio, sullo scalo dei Cantieri Navali di Taranto era avvenuta la posa del primo troncone prefabbricato del Canopo.
Il Centauro venne varato il 4 aprile 1954 ed il Canopo il 2 febbraio 1955. Alla fine del 1953 vennero ordinate ai cantieri italiani dagli Stati Uniti altre due unità gemelle da costruire per conto della NATO. Le due unità classificate DE 10290 e DE 1021 al termine dei lavori vennero assegnate all'Italia e ribattezzate rispettivamente Cigno e Castore. Le quattro unità vennero consegnate quasi contemporaneamente alla Marina Militare e le prime tre inizialmente classificate come Avviso Scorta vennero riclassificate fregate a partire dal 10 aprile 1957, con decreto P.R. 13 maggio 1957, mentre il Castore iscritto nei quadri del naviglio militare il 14 luglio 1957 entrò in servizio direttamente come fregata.
[modifica] Caratteristiche
Lo scafo aveva il ponte di coperta continuo, con ampio cavallino, una prora a cutter e poppa stretta, a specchio inclinato, affilata e leggermente tondeggiante. La compartimentazione dello scafo era a paratie stagne che dividevano fra loro i vari locali. lo scafo aveva i bordi arrotondati ed era completamente privo di oblò, cosa che ha rendeva più resistenti le murate evitando anche l'ingresso all'interno di eventuali nebbie radioattive dovute ad esplosioni nucleari. All'estremità della prora era presente un argano elettrico per la manovra delle due ancore.
Le sovrastrutture erano costituite da un castello centrale spostato verso proravia che proseguiva verso poppa in una lunga e larga tuga che era sormontato da una costruzione a due piani con i due fumaioli disposti in maniera simmetrica rispetto alla prora ed alla poppa. A poppavia del primo fumaiolo c'era un grande albero a tripode che sosteneva le antenne dei radar, mentre nella struttura a poppavia del secondo fumaiolo era presente un altro albero più piccolo che sarebbe stato successivamente rimosso.
I principali locali di comando, per il governo della nave sia in navigazione che in combattimento erano ubicati nella sovrastruttura principale. Nella parte anteriore il ponte comando con la plancia, al cui interno, al centro, c'era la timoneria principale, dietro cui al piano superiore c'erano la COC (Centrale Operativa di Combattimento) e la stazione radar. Al piano inferiore, sotto il ponte di comando c'era la AS-SIOC (la centrale Antisom Servizio Informazioni Operazioni Combattimento) e più a poppavia la stazione R.T. principale. La centrale di tiro di tiro principale era ubicata a centro nave sotto coperta, mentre una stazione di tiro secondaria trovava posto nella piccola tuga posta a poppavia del secondo fumaiolo. Tutti i locali erano dotati di impianto di circolazione dell'aria e di condizionamento.
[modifica] Propulsione
L'apparato motore era costituito da due gruppi di turbine a vapore Ansaldo alimentati da due caldaie Foster Wheeler, la cui temperatura di esercizio era di 410°C e la pressione di 43atm, ed ogni gruppo aveva una turbina ad alta pressione per l'andatura di crociera e di una turbina di bassa pressione per la marcia indietro. La potenza complessiva sviluppata dall'apparato motore era di 22.000 HP che consentivano una velocità massima di 26 nodi. I due gruppi, indipendenti fra loro, agivano ognuno sull'asse di un'elica mediante ingranaggi di riduzione ed erano ubicati in due compartimenti stagni separati e contigui. Il gruppo più a proravia agiva sull'elica di dritta e i bruciatori della caldaia di alimentazione che sfogavano nel fumaiolo prodiero. Il gruppo di sinistra, analogo al precedente, sfogava nel fumaiolo poppiero. A centro nave c'era la centrale elettrica principale che alimentava tutti i circuiti di bordo mediante 3 gruppi elettrogeni di diesel-alternatori Mayback, che erogavano 200Kw di potenza complessiva.