Carmen Arvale
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Con il nome di Carmen Arvale ci si riferisce a quanto è giunto fino a noi del canto liturgico tradizionale degli Arvali (Fratres Arvales), un antico collegio sacerdotale romano. Per questo motivo ci si riferisce ad esso anche con il nome di carmen fratrum arvalum (letteralmente: carme dei fratelli arvali).
I sacerdoti Arvali si dedicavano al culto della dea Dea Dia (in tempi più recenti identificata con Cerere) e celebravano sacrifici in suo onore perché continuasse ad assicurare la fertilità dei campi (in latino arvum).
Gli Arvali erano dodici ed erano scelti tra i membri delle famiglie patrizie. Durante l'epoca imperiale l'imperatore faceva sempre parte anche del collegio dei sacerdoti Arvali. Gli Arvali mantenevano la loro carica a vita, anche se nel frattempo fossero caduti in disgrazia o fossero stati esiliati. Le celebrazioni più importanti a cui si dedicavano, gli Ambarvali, si svolgevano nel corso del mese di maggio in un bosco consacrato alla dea Dea Dia.
I loro antichi registri riportano il testo del loro inno sacro, il Carmen Arvale, che rappresenta un interessante esempio di latino arcaico. Questo il testo:
- enos Lases iuvate
- enos Lases iuvate
- enos Lases iuvate
- neve lue rue Marmar sins incurrere in pleoris
- neve lue rue Marmar sins incurrere in pleoris
- neve lue rue Marmar sins incurrere in pleoris
- satur fu, fere Mars, limen sali, sta berber
- satur fu, fere Mars, limen sali, sta berber
- satur fu, fere Mars, limen sali, sta berber
- semunis alterni advocapit conctos
- semunis alterni advocapit conctos
- semunis alterni advocapit conctos
- enos Marmor iuvato
- enos Marmor iuvato
- enos Marmor iuvato
- triumpe triumpe triumpe triumpe triumpe
Il significato di alcuni passaggi del testo resta oscuro, ma in generale sembra che si invochi l'aiuto di Marte e dei Lari, supplicando Marte di non consentire che nei campi si formino profondi solchi (inaridendo) e chiedendogli di sentirsi sazio, di ballare e di radunare le seminatrici sacre.
Il Carmen Arvale è stato in tempi moderni ripreso e riportato in auge da Gerald Gardner, che lo ha inserito tra i canti rituali della religione Wicca.
[modifica] Altri progetti
- Wikisource contiene opere originali di o su Carmen Arvale
Religione romana |
---|
Struttura |
Augure | Flamine | Aruspice | Pontifex Maximus | Re di Nemi | Rex sacrorum | Vestali |
Credenze e pratiche |
Apoteosi | Feste | Funerali | Culto imperiale | Mitologia | Persecuzione | Libri sibillini | Tempio |