Calendario romano
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Il Calendario romano cambiò forma diverse volte fra la fondazione di Roma e la caduta dell'impero romano. All'inizio era un calendario lunare diviso in 10 mesi, con inizio alla luna piena di marzo (il 15), e tradizionalmente inventato da Romolo, il fondatore di Roma nel 753 a.C.. Tuttavia sembra fosse basato sul Calendario lunare greco.
I mesi all'epoca erano: Marzo (31 giorni), Aprile (30 giorni), Maggio (31 giorni), Giugno (30 giorni), Quintile (31 giorni), Sestile (30 giorni), Settembre (30 giorni), Ottobre (31 giorni), Novembre (30 giorni) e Dicembre (30 giorni). Perciò l'anno del calendario durava 304 giorni e c'erano circa 61 giorni di inverno che non trovavano posto nel calendario.[1]
La prima riforma del calendario fu attribuita a Numa Pompilio, il secondo dei tradizionali sette Re di Roma. Si dice che abbia ridotto i mesi di 30 giorni a 29 e di aver aggiunto gennaio (29 giorni) e Febbraio (28 giorni) alla fine del calendario all'incirca nel 713 a.C., e quindi portò la lunghezza dell'anno di calendario a 355 giorni. Questo lasciava ancora una lacuna di circa 10 giorni. Per prevenire lo slittamento dell'anno di calendario rispetto all'anno solare, si aggiunse, ogni due anni, un mese "bisestile" di 27 o 28 giorni, Mercedonio, alla fine di Febbraio che fu accorciato a 23 giorni.
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[modifica] Il calendario giuliano
La seconda e definitiva riforma fu voluta da Giulio Cesare: il calendario da lui introdotto nel 46 a.C. è chiamato calendario giuliano. Esso eliminò il mese di Mercedonio, portò la durata dell'anno a 365 giorni, e introdusse l'anno bisestile. Il calendario giuliano rimase in uso per molti secoli anche dopo la caduta dell'impero romano, finché fu sostituito dal calendario gregoriano.
I Romani avevano il nome per tre giorni di ogni mese. Il primo era il giorno delle Calende, da cui deriva la parola Calendario, questo era il primo giorno di ogni mese. Gli altri due giorni erano le None e le Idi. Questi due giorni erano mobili: in molti mesi cadevano il quinto ed il tredicesimo giorno, ma in Marzo, Maggio, Quintile e Ottobre, cadevano il settimo ed il quindicesimo giorno. Questo sistema era in origine basato sulle fasi lunari. Le Calende erano il giorno della luna nuova. Le None erano il giorno della mezza luna. Le Idi erano il giorno della luna piena.
Prima della riforma di Numa Pompilio, questi giorni erano probabilmente dichiarati a seconda delle condizioni della luna. Successivamente tuttavia furono stabiliti a giorni fissi.
- Mesi con Idi e None cadenti il 13° e 5° giorno: Gennaio, Febbraio, Aprile, Giugno, Agosto, Settembre, Novembre e Dicembre
- Mesi con Idi e None cadenti il 15° e 7° giorno: Marzo, Maggio, Luglio e Ottobre
Il modo di indicare una data era molto differente da quello attuale del calendario occidentale. I Romani non contavano i giorni retrospettivamente dall'inizio del mese (cioè primo, secondo, terzo ecc ... giorno dall'inizio del mese), ma contavano in avanti i giorni mancanti al primo dei loro giorni con nome. Un po' come oggi si potrebbero contare i giorni mancanti ad una data molto attesa. Inoltre, per disgrazia dei moderni storici, contavano "tutto incluso" cosicché il 2 settembre è considerato 4 giorni prima del 5 settembre, invece di 3.
A titolo di esempio si riporta qui lo sviluppo del mese di Settembre
Calende di Settembre | 1 settembre |
il giorno dopo le Calende di Settembre | 2 settembre |
3 giorni alle None di Settembre | 3 settembre |
il giorno anteriore alle None di Settembre | 4 settembre |
None di Settembre | 5 settembre |
il giorno dopo le None di Settembre | 6 settembre |
7 giorni alle Idi di Settembre | 7 settembre |
6 giorni alle Idi di Settembre | 8 settembre |
5 giorni alle Idi di Settembre | 9 settembre |
4 giorni alle Idi di Settembre | 10 settembre |
3 giorni alle Idi di Settembre | 11 settembre |
il giorno anteriore alle Idi di Settembre | 12 settembre |
le Idi di Settembre | 13 settembre |
il giorno dopo le Idi di Settembre | 14 settembre |
17 giorni alle Calende di Ottobre | 15 settembre |
16 giorni alle Calende di Ottobre | 16 settembre |
15 giorni alle Calende di Ottobre | 17 settembre |
14 giorni alle Calende di Ottobre | 18 settembre |
13 giorni alle Calende di Ottobre | 19 settembre |
12 giorni alle Calende di Ottobre | 20 settembre |
11 giorni alle Calende di Ottobre | 21 settembre |
10 giorni alle Calende di Ottobre | 22 settembre |
9 giorni alle Calende di Ottobre | 23 settembre |
8 giorni alle Calende di Ottobre | 24 settembre |
7 giorni alle Calende di Ottobre | 25 settembre |
6 giorni alle Calende di Ottobre | 26 settembre |
5 giorni alle Calende di Ottobre | 27 settembre |
4 giorni alle Calende di Ottobre | 28 settembre |
3 giorni alle Calende di Ottobre | 29 settembre |
il giorno anteriore alle Calende di Ottobre | 30 settembre |
Calende di Ottobre | 1 ottobre |
Si noti che contando tutto incluso ed avendo un nome speciale per il giorno anteriore ad uno di quelli col nome nel Calendario Romano non esiste la possibilità di dire:"2 giorni a..."
Prima del Calendario giuliano, i mesi (Marzo, Maggio, Luglio e Ottobre) che avevano le Idi il 15, avevano 31 giorni e gli altri mesi ne avevano 29, eccetto Febbraio con 28. Occasionalmente fu aggiunto il mese di Mercedonio con 22 o 23 giorni. Questo avrebbe dovuto avvenire ad anni alternati, ma in pratica avvenne meno spesso causando così la necessità di una riforma.
Nei primi tempi della Repubblica Romana, gli anni non venivano contati. Invece erano individuati col nome dei Consoli che erano in carica (Per la corrispondenza si veda Consoli Repubblicani Romani). Successivamente nella tarda Repubblica si cominciò a contarli dalla fondazione di Roma (ab Urbe condita) che tradizionalmente veniva fissata nel 753 a.C.. Perciò in alcune iscrizioni il numero dell'anno è seguito dall'acronimo AVC (dove il segno "V" sta per "U") che indica appunto Ab Urbe Condita.
Durante il tardo Impero si usò anche contare dall'insediamento di Diocleziano con la sigla AD che sta per Anno Diocletiani da non confondere con AD usato nel medioevo col significato di Anno Domini
[modifica] I Mesi
I mesi del Calendario Romano erano 12:
Ianuarius | Dedicato al dio Ianus (Giano) | Gennaio |
Februarius | Mese della Februa (Febbre), festività Romana | Febbraio |
Martius | Dedicato al dio Mars (Marte) | Marzo |
Aprilis | Dedicato alla dea Venus (Venere), | Aprile |
Maius | Dedicato alla dea Maia (Maia) | Maggio |
Iunius | Dedicato alla dea Iuno (Giunone) | Giugno |
Quintilis (Quinto mese), poi Iulius | Dedicato a Gaio Giulio Cesare | Luglio |
Sextilis (Sesto mese), poi Augustus | Dedicato all' Imperatore Augusto | Agosto |
September | Settimo mese | Settembre |
October | Ottavo mese | Ottobre |
November | Nono Mese | Novembre |
December | Decimo mese | Dicembre |
[modifica] La settimana
Per approfondire, vedi la voce Vita quotidiana a Roma. |
I Romani avevano inizialmente una periodicità scandita su una base di otto giorni: la nundina. Il nome derivava dal modo di contare che includeva sia il giorno di partenza che il giorno di arrivo.
Il calendario settimanale si diffuse a Roma e in tutto l'Impero; fu il suo valore astrologico a decretarne il successo e a farne una istituzione del calendario: nel I secolo a.C. era già introdotto a Roma; certamente lo era dopo la conquista dell'Egitto ad opera di Augusto (30 a.C.) se non prima.
Costantino I, nel IV secolo d.C., a sostituire la dies solis con la dies dominica, facendo un compromesso tra mondo pagano e mondo cristiano. La durata di 7 giorni corrispondeva alle attese dei cristiani che ottenevano l'ufficializzazione della settimana ebraica, mentre ai giorni venivano dati i nomi degli dei pagani. I cristiani affiancarono alla denominazione ufficiale dei giorni delle denominazioni loro proprie, in particolare per il sabato e la domenica.
Italiano | Latino (pagani) | Latino (cristiani) |
---|---|---|
Domenica | Solis dies | Dies dominica |
Lunedì | Lunae dies | Feria secunda |
Martedì | Martis dies | Feria tertia |
Mercoledì | Mercurii dies | Feria quarta |
Giovedì | Iovis dies | Feria quinta |
Venerdì | Veneris dies | Feria sexta |
Sabato | Saturni dies | Sabbatum |
(LA)
« Dies dicti sunt a deis quorum nomina Romani quibusdam stellis dedicaverunt. Primum enim diem a Sole appellaverunt, qui princeps est omnium stellarum ut idem dies caput omnium diorum. Secundum diem a Luna appellaverunt, quae ex Sole lucem accepit. Tertium ab stella Martis, quae vesper appellatur. Quartum ab stella Mercurii. Quintum ab stella Jovis. Sextus a Veneris stella, quam Luciferum appellaverunt, quae inter omnes stellas plurimum lucis habet. Septimum ab stella Saturni, quae dicitur cursum suum triginta annis explere. Apud Hebraecos autem dies primus dicitur unus dies sabbati, qui apud nos dies dominicus est, quem pagani Soli dedicaverunt. Sabbatum autem septimus dies a dominico est, quem pagini Saturno dedicaverunt. »
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(IT)
« I giorni erano chiamati secondo gli dei con i nomi dei quali i Romani intitolavano le stelle. Il primo dei giorni fu dedicato al Sole, che era il principe di tutte le stelle ed era il giorno di tutti gli dei. Il secondo giorno fu intitolato alla Luna, che riceve la luce dal sole. Il terzo alla stella Marte, che è chiamata Vespro (perché compare per prima di sera). Il quarto alla stella Mercurio. Il quinto alla stella Giove. Il sesto alla stella Venere, che chiamano Lucifero, che ha la maggiore luce tra tutte le stelle. Il settimo alla stella Saturno, che si dice impieghi trent'anni nel suo percorso celeste. Tra gli Ebrei tuttavia il primo giorno è detto il giorno del Sabato, che da noi è il giorno del Signore, e che i pagani dedicavano al Sole. Il Sabato comunque è il settimo giorno da quello del Signore, che i pagani dedicavano a Saturno. »
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(Isidoro di Siviglia, Origine 5.30)
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[modifica] Le ore
Per i Romani il giorno iniziava al levare del sole. Il periodo tra l'alba ed il tramonto veniva diviso in 12 ore (horae). La durata delle ore era variabile in quanto dipendeva dal tempo effettivo di luce. All'equinozio la durata di un'ora era pari ad una nostra ora, ma al solstizio d'inverno era minore ed al solstizio d'estate era maggiore. Il punto mediano era l' hora sexta, mezzogiorno (meridies). Nella vita militare la notte era divisa in 4 vigiliae o turni di guardia, ciascuna di 3 ore in media. Nella vita civile si usavano dei termini più generici per le varie parti della notte. Si riporta una tabella approssimativa di corrispondenza delle ore.
Italiano | Latino |
---|---|
Da mezzanotte alle 3 | tertia vigilia |
Dalle 3 alle 6 | quarta vigilia |
Dalle 6 alle 7 | hora prima |
Dalle 7 alle 8 | hora secunda |
Dalle 8 alle 9 | hora tertia |
Dalle 9 alle 10 | hora quarta |
Dalle 10 alle 11 | hora quinta |
Dalle 11 alle 12 | hora sexta |
Dalle 12 alle 13 | hora septima |
Dalle 13 alle 14 | hora octava |
Dalle 14 alle 15 | hora nona |
Dalle 15 alle 16 | hora decima |
Dalle 16 alle 17 | hora undecima |
Dalle 17 alle 18 | hora duodecima |
Dalle 18 alle 21 | prima vigilia |
Dalle 21 a mezzanotte | secunda vigilia |
[modifica] Festività
[modifica] Gennaio
[modifica] Febbraio
- 7-17 febbraio - Fornacalia in onore di Fornace
- 17 febbraio - Quirinalia in onore di Quirino
- 21 febbraio - Parentalia in onore degli antenati
[modifica] Marzo
- 15 marzo - Canna intrat in onore di Cibele e Attis
- 16 marzo-21 marzo - Castus Matris in onore di Cibele e Attis
- 17 marzo - Agonalia in onore di Marte
- 19 marzo - Quinquatria in onore di Minerva
- 22 marzo - Arbor intrat in onore di Cibele e Attis
- 23 marzo - Tubilustrium in onore di Marte
- 24 marzo - Sanguem in onore di Cibele e Attis
- 25 marzo - Hilaria in onore di Cibele e Attis
- 26 marzo - Requetio in onore di Cibele e Attis
- 27 marzo - Lavatio in onore di Cibele e Attis
- 28 marzo - Initium Caiani in onore di Cibele e Attis
[modifica] Aprile
- 1° aprile - Veneralia in onore di Venere Verticordia
- 12 aprile - Cerealia in onore di Cerere
- 30 aprile-3 maggio - Floralia in onore di Flora
[modifica] Maggio
- 23 maggio - Tubilustrium in onore di Vulcano
[modifica] Luglio
- 19 luglio - Lucaria in onore dei boschi
- 21 luglio - Lucaria in onore dei boschi
- 23 luglio - Nettunalia in onore di Nettuno
[modifica] Agosto
- 17 agosto - Portunalia in onore di Portuno
- 17 agosto - Tiberinalia in onore di Tiberino
- 21 agosto - Consualia in onore di Conso
- 23 agosto - Volcanalia in onore di Vulcano
- 25 agosto - Opiconsivia in onore di Opi
- 25 agosto - Volturnalia in onore di Volturno
[modifica] Ottobre
- 13 ottobre - Fontinalia in onore di Fons
- 19 ottobre - Armilustrium in onore di Marte
[modifica] Dicembre
- 17-23 dicembre - Saturnali in onore di Saturno
- 21 dicembre - Agonalia in onore di Sole Indigete
- 23 dicembre - Larentalia in onore di Acca Larenzia
[modifica] Note
- ^ Circa l'origine di un ciclo di questo tipo, un'ipotesi suggestiva anche se priva del consenso degli scienziati è quella avanzata dal bramino indiano Bal Gangadhar Tilak (La dimora artica nei Veda Genova, ECIG, 1994. ISBN 8875456054), secondo il quale il calendario romano di dieci mesi sarebbe nato presso una popolazione originaria di una regione nei pressi dell'Artico, dove la notte polare durava due mesi: in questi due mesi il sole non sorgeva e quindi non si sarebbero contati i relativi giorni. Questa stessa popolazione avrebbe dato origine ai Veda, studiando i quali Tilak giunse a questa conclusione. Negli ambienti scientifici questa tesi è generalmente considerata priva di fondamento, ma ha avuto un certo favore presso alcuni ambienti tradizionalisti, pagani o meno.
[modifica] Voci correlate
- Calendario giuliano
- Calendario gregoriano
- Cronografo del 354 (Calendario di Filocalo)