Ashes of Time
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Ashes of Time | |
Titolo originale: | Dong Xie Xi Du |
Paese: | Hong Kong |
Anno: | 1994 |
Durata: | 94' |
Colore: | colore |
Audio: | sonoro |
Genere: | Avventura |
Regia: | Wong Kar-Wai |
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Ashes of time (traduzione: Le ceneri del tempo, titolo originale: Dong Xie Xi Du) è un film del 1994 diretto da Wong Kar-Wai. È considerato il primo capolavoro assoluto del regista, nonché il film che più ha influenzato il cinema di Hong Kong negli anni 90, a partire dal suo stile folgorante e postomoderno.
[modifica] Realizzazione
Lungamente desiderato dal regista, la lavorazione si è rivelata un'autentica odissea, tra mille difficoltà e tempi infiniti. Fortunatamente, durante le riprese del film, è stato possibile realizzare un'altra pellicola, low budget (visto quello enorme di Ashes of time), ovvero il magnifico Hong Kong Express. Alla sua uscita però non ebbe il successo sperato, (modesti gli incassi) e finì quasi per essere considerato un'opera maledetta, come accadde a I cancelli del cielo di Michael Cimino.
[modifica] Temi
Ashes of time, è a tutti gli effetti la dichiarazione poetica di Wong kar-Wai: in esso troviamo tutti i temi tipici del regista. L'amore come rimpianto, l'erotismo come perdita dell'identità, la precarietà di sentimenti, l'isolamento e la mitizzazione del passato, l'oblio come antidoto per fuggire dalla memoria. La vicenda infatti narra di un sicario (Leslie Cheung) che, dopo una delusione d'amore, si trasferisce nel deserto, dove diviene testimone di molte esistenze segnate dall'abbandono, il fallimento sentimentale e la caduta di ogni speranza.
[modifica] Stile
La struttura è assai complessa, alcuni personaggi svaniscono e poi ritornano, altri cambiano sesso come quello di Brigitte Lin Ching-Hsia (Murong Ying & Yang) il tutto incorniciato da uno stile folgorante e sperimentale.
Oltre al montaggio, che per molti versi non è dissimile da quello dei videoclip, e che ben si adatta ad una narrazione come flusso di memoria, Wong introduce, con maggior efficacia rispetto ad As tears Go By, l'uso dello step-freaming che di lì a poco diventerà norma nel cinema hongkonghese.
Importanti innovazioni sono riscontrabili anche nelle furenti scene d'azione coreografate da Sammo Hung, che portano agli eccessi l'estetica dei wuxia e del fantasy degli anni 80, (Tsui Hark e Chin Siun-Tung) senza, come molti sostengono (anche per pellicole successive) nessun riferimento al "metodo John Woo".
Tra un cast in perfetta forma, comunque, svetta prepotentemente l'interpretazione "bisessuale" della Lin, che sa alternare ieraticità e rabbia gelida. Forse il miglior esito del "nuovo cinema dell'illegibilità". In Italia si è visto in qualche retrospettive sul regista ed è reperibile solamente in versione import.