Wolfango Dalla Vecchia
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Wolfango Dalla Vecchia (Roma, 5 febbraio 1923 – Padova, 7 dicembre 1994) è stato un compositore e organista italiano.
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[modifica] Biografia
Nato a Roma nel 1923, si trasferì giovanissimo a Padova, dove seguì contemporaneamente gli studi classici e quelli musicali, diplomandosi in organo presso il locale Istituto Musicale nel 1942.
Nel 1944, a causa degli eventi bellici, si ritrovò a Roma e lì continuò lo studio dell’organo con Fernando Germani, che lo protesse ed aiutò, e di composizione con Goffredo Petrassi presso il Conservatorio „S. Cecilia“. Conclusi gli studi universitari a Padova nel 1945 con una tesi di laurea intitolata „Saggio storico di Filosofia della Musica“, conseguì il diploma in Composizione a Roma nel 1948.
Le sue prime composizioni risalgono a questo periodo durante il quale lavorò come organista alla Iglesia Nacional Argentina e come pianista-accompagnatore all’Accademia Nazionale di Danza, allora diretta dalla celebre Jia Ruskaja. Per lei compose la „Seconda Suite“ (balletto) che verrà poi data col titolo „Le stelle vere“ al Teatro delle Novità di Bergamo nel 1955, segnando l’inizio ufficiale della sua attività di compositore.
Nel 1951 lasciò l’Accademia di Danza per tornare a Padova, sperando di ottenere un incarico presso il Conservatorio di Venezia, allora diretto da Gian Francesco Malipiero: tale speranza rimase delusa, per cui dovette adattarsi ad accettare la cattedra di organo lasciata scoperta da Sandro Dalla Libera presso l’Istituto Pareggiato „Cesare Pollini“ di Padova, ottenendo solo l’anno seguente (1952) l’incarico per la stessa cattedra al Conservatorio di Bolzano, dove rimase due anni. Nel frattempo partecipò a vari concorsi per titoli ed esami, classificandosi secondo (dopo M.Abbado) in quello per la Direzione del „Nicolini“ di Piacenza.
Pur restando sempre al „Pollini“ (del quale, in quel periodo, era titolare d’organo e vicedirettore), nel 1958 sostituì F. Donatoni nell’insegnamento della Composizione nel Conservatorio di Bologna. Nel 1960 rinunciò invece a Padova, dove intanto era succeduto ad A. Pedrollo nella direzione, per prendere il posto di G. Bianchi a Venezia, dove fu titolare della cattedra di Composizione per tredici anni.
Nel 1964 sposò Mariantonia Guazzoni, insegnante di musica, dalla quale ebbe cinque figli.
La trasformazione del „Pollini“ in Conservatorio di Stato lo vide primo Direttore di questa istituzione; dopo due anni però decise di lasciare la direzione per poter riprendere l’insegnamento della Composizione, e si trasferì definitivamente a Padova nel 1975, dove insegnò ininterrottamente fino al 1993.
Membro di varie istituzioni accademiche, si dedicò ampiamente all’attività didattica promuovendo a Vicenza dal 1970 al 1976 il „Seminario di studi e ricerche sul linguaggio musicale“, al quale parteciparono anche Stockhausen, Kagel, Berio, Nono, Manzoni, Ferneyhough, Ambrosini e Ceccato.
Scrisse diversi saggi di critica e teoria, e animò nel 1977 la ricerca nel campo della computer-music, fino ad arrivare all’istituzione del Centro di Sonologia Computazionale dell’Università di Padova, legando così la produzione artistica a quella scientifica. La sua attività concertistica come organista fu costante ed apprezzata in Italia e all’estero. Dalla Vecchia propose, oltre al repertorio tradizionale, musiche inedite e poco frequentate, trascrizioni d’epoca ed originali, comosizioni proprie e di suoi allievi, e continuò, tra i pochi in Italia, la pratica dell’improvvisazone.
Consulente per il restauto e la costruzione di diversi strumenti, fu organista onorario della Basilica di Sant'Antonio a Padova e del Duomo di S.Lorenzo ad Abano Terme (PD), ed accompagnò settimanalmente le funzioni presso le chiese parrocchiali padovane – soprattutto a S.Nicolò – componendo appositamente brani liturgici.
Le sue musiche compaiono costantemente in sede concertistica e sono state presentate in importanti festivals di musica contemporanea. Molte delle sue opere sono state realizzate su commissione; in particolare la maggior parte delle composizioni per orchestra erano destinate ai Solisti Veneti. Alcune associazioni musicali – come gli Amici della Musica di Vicenza, gli Amici della Musica di Padova e „Sonopolis“ di Venezia – gli hanno dedicato concerti monografici. Dal 1988 tenne corsi annuali sulla „Teoria generale della Composizione“ presso l’Istituto Musicale „A. Benvenuti“ di Conegliano, fino alla sua scomparsa, il 7 dicembre 1994.
[modifica] La musica
| « Un uomo che ama il presente senza sentire il bisogno di odiare il passato. Detesto tutto quello che si picca di nascere dal nulla… » |
Così nel 1994 si autodefiniva il compositore padovano, forte di un’integrità intellettuale che gli consentì, tenendo coscientemente le distanze dalle coeve avanguardie europee, di percorrere itinerari personalissimi collocandosi al di là di ogni moda ed ideologia.
Riallacciandosi in questo all’esperienza strawinskiana, Dalla Vecchia optò per un cosciente eclettismo esplorando sin dagli esordi uno spettro vastissimo di soluzioni linguistiche. La sua parabola compositiva, iniziata nel segno del Neoclassicismo petrassiano (Concertino all’italiana per orchestra), si estende fino ad un’atonalità coerente e controllata, al calcolo matematico e all’aleatorietà (Jeu d’éches per due o più strumenti) manifestando una curiosità intellettuale inesauribile e aperta tanto alla tradizione europea quanto all’etnomusicologia e alla sperimentazione elettronica. „Più di una regolare sistematica evoluzione del linguaggio, persiste la contemporaneità di aspetti diversi, a volte anche contraddittori, nel mio modo di far musica“. È così che per il compositore padovano sintassi apparentemente antitetiche, tradizione ed innovazione, possono convivere senza annullarsi a vicenda: è il caso di Media vita per organo e nastro magnetico, o di Victoris laus per viola e archi, in cui la reciproca integrazione di atteggiamenti neoclassici ed improvvisazione collettiva appare del tutto naturale. La vocazione poliedrica del compositore si ripresenta anche sul piano semantico: tratti ironici ed un divertito amore per il grottesco (Miaovariationen per pianoforte) si alternano a sapienza speculativa (Sette corali in onore di J. S. Bach per organo) e a profonda riflessione filosofica (Atrocissime tange per nastro magnetico, mimo e percussione).
[modifica] Opere scelte
[modifica] Opere orchestrali
- Prima Suite (1948-50)
- Seconda Suite (dal balletto “Le stelle vere”) (1950-51) 1a esecuzione Bergamo-Teatro delle Novità 1955
- Concertino all’italiana (1957) 1a esecuzione Milano 1957
- Variati amorosi momenti (1978, vers. orchestrale di Variati amorosi momenti per chitarra)
[modifica] Opere per strumento solista e orchestra
- Ouverture per contrabbasso e orchestra d’archi (1962) 1a esecuzione Monaco di Baviera 1962
- Quattro momenti musicali per flauto e orchestra d’archi (1965) 1a esecuzione Torino-RAI 1965
- Victoris laus per viola e orchestra d’archi (1970) 1a esecuzione Londra 1970
- O Padua felix. Ouverture per tromba, orchestra d’archi e due corni (1991) 1a esecuzione Padova 1991
[modifica] Musica vocale con strumenti
- Messa Bassa. Cantata per basso, coro di voci bianche e orchestra con live electronic (1960-62)
- Le canzoni del quadrifoglio. “Liriche cinesi” per soprano, tenore, basso, arpa e percussioni (1962) 1a esecuzione Piazzola sul Brenta 1962
- Canti d’inverno per soprano (o tenore), clavicembalo, organo elettronico, pianoforte e percussioni (6 esecutori) (1967) 1a esecuzione Vicenza – Istituto Canneti 1968
- Domina per soprano, pianoforte e percussioni (1977) 1a esecuzione Asiago 1981
- Andreuccio da Perugia. Opera in un atto e der quadri dal „Decamerone“ di Boccaccio per soprano, mezzosoprano, due tenori, due bassi, coro misto, orchestra da camera, mimo e voce recitante (1984)
- Musiche per una professione di pace per baritono, voci recitanti, coro misto, coro di voci bianche, orchestra d’archi, percussioni e strumenti antichi (1986) 1a esecuzione Abano terme 1986
[modifica] Musica da camera
- Dulcissime tange per ensemble di percussioni (da 2 a 6 esecutori) (1974) 1a esecuzione Abano 1975
- Il carro di fuoco per organo, 2 trombe e 2 tromboni (1975) 1a esecuzione Ancona 1975
- Jeu d’éches per due o più strumenti (1975) 1a esecuzione Padova 1975
- Cassiopeia per quattro chitarre (1989) 1a esecuzione Piacenza 1995
- El músico estrambótico. Motete para tres clarinetes (1989) 1a esecuzione Padova 1989
- Media vita per organo e nastro magnetico (1978) 1a esecuzione Ancona 1978
- Atrocissime tange per nastro magnetico, mimo e percussioni (1981) 1a esecuzione Como 1981
- Affettuosa memoria per flauto e oboe (1986) 1a esecuzione Padova 1986
- Musique pour Gazomètre per controfagotto e fiati (1994) 1a esecuzione Vittorio Veneto 1994
[modifica] Musica per strumento solista
- Preludio adagio e fuga per pianoforte (1952) 1a esecuzione L’Aquila 1955
- Variazioni sopra un tema della “Perséphone” di Stravinskij per pianoforte (1955) 1a esecuzione Stoccarda 1956
- Miaovariationen. “Grottesco” per pianoforte (1961) 1a esecuzione Padova 1961
- Fantasia per organo (1952) 1a esecuzione Padova 1956
- Gaudeamuscorale per organo (1974) 1a esecuzione Friburgo i. B. 1974
- Adagiosissimo per organo (1982) 1a esecuzione Padova 1982
- Sette corali in onore di J. S. Bach per organo (1985) 1a esecuzione Padova 1986
- Anges – trois préludes per arpa (1983) 1a esecuzione Vicenza 1990
- Variati amorosi momenti per chitarra (1977) 1a esecuzione Dijon 1987
- Gorgo. “assolo” per strumenti a percussione (1993) 1a esecuzione Padova 1994
- Piéce thématique pour violon (1985, 1988) 1a esecuzione Padova 1988
[modifica] Musica corale
- La collina – madrigale per coro misto(1953)
- Missa Antoniana per voce media e organo (1968)
- Si quaeris miracula per coro misto (1970) 1a esecuzione Padova 1987
- Anima di Cristo per coro misto (1981) 1a esecuzione Milano 1983
- Angele Dei per coro misto (1987) 1a esecuzione Conegliano 1991
- Missa ”Ubi charitas“ per coro misto e organo (1989) 1a esecuzione Verona 1991
- Christus passus est pro nobis per coro misto (1992)
[modifica] Discografia
- Affettuosa memoria. CD Edipan 3030 (1991)
- “Omaggio a Volfango Dalla Vecchia” (Anges, Musique pour Gazomètre, Domina u.a.). ARCL CD/38 (1995), “Auditorio classico S. Cecilia”.
- “Wolfango Dalla Vecchia suona Wolfango Dalla Vecchia”. (Fantasia, Adagiosissimo, Gaudeamuscorale, Sette corali in onore di J.S. Bach, Media vita) CD Rescd 0404 (2004)
- “Wolfango Dalla Vecchia: Opera omnia per organo solo”. CD Discantica 108 (2004), Org. Silvio Celeghin.
[modifica] Bibliografia
- Dalla Vecchia, Wolfango: Eventi musicali rapportati alla storia civile del pensiero e delle Belle Arti dal Medioevo a oggi, Zanibon, Padova 1988.
- Ricordo di Wolfango Dalla Vecchia – Atti della giornata di studio, a cura di Giovanni Battista De Biasi, Conservatorio di Musica “Cesare Pollini”, Padova 1996.
- Dalla Vecchia, Wolfango: Teoria generale della composizione, DIASTEMA ANALISI-2, “Ensemble ‘900”, Treviso 1997.
- Peretti, Marco: Wolfgango Dalla Vecchia. Stringendo alla musica il tempo, Collane Librarie DIASTEMA, “Ensemble ‘900”, Treviso 2006.
