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Violenza sessuale - Wikipedia

Violenza sessuale

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

La violenza sessuale è, secondo la definizione del codice penale italiano[1], la costrizione mediante violenza o minaccia a compiere o subire atti sessuali. In proposito si parla comunemente anche di stupro o (nel caso abbia luogo la congiunzione carnale) di violenza carnale.

Lo stupro è il più grave dei crimini a sfondo sessuale e può essere molto difficile da perseguire.

Lo stupro di Edgar Degas
Lo stupro di Edgar Degas

Indice

[modifica] Definizione

Non c'è accordo sulla distinzione tra stupro e altre forme di violenza che coinvolgano gli organi sessuali di uno o di entrambi i coinvolti. Alcuni ordinamenti considerano esplicitamente stupro tutti i tipi di attività sessuale forzata, mentre in altri, solo quegli atti che coinvolgono in una coppia, il pene e la vagina. Altri ancora restringono il campo a quelle situazioni in cui è l'uomo a forzare una donna. Altre violenze che coinvolgano gli organi sessuali in vario modo possono essere raggruppati sotto il nome di reati a sfondo sessuale. In alcuni ordinamenti, lo stupro può essere commesso utilizzando oggetti, piuttosto che proprie parti del corpo, contro gli organi sessuali del proprio obiettivo.

Il caso tipico dello stupratore è quello rappresentato dall'uomo che stupra una donna. Gli uomini che stuprano donne sono più delle donne che stuprano uomini. Le donne stupratrici sono statisticamente più difficilmente messe sotto processo, così come sono molto rare le ricerche su forme di stupro diverse da quelle del tipo uomo-donna.

Il ratto di Polissena (1866) di Pio Fedi
Il ratto di Polissena (1866) di Pio Fedi

Le donne subiscono violenza in tutte le fasi del loro ciclo di vita. La violenza sessuale viene perpetrata sulle donne dalla prima infanzia all’età anziana. Durante la prima e la seconda infanzia le bambine possono essere vittime di pedofilia messa in atto da soggetti diversi compresi i padri (incesto). Durante l’adolescenza e l’età adulta le donne non cessano di essere stuprate; anzi molte ragazze vengono colpite dal cosiddetto date rape una forma di violenza che avviene durante il corteggiamento. Il date rape indica proprio lo stupro che viene subito dalle donne al primo appuntamento con un uomo. In quella circostanza può accadere che l’uomo interpreta la disponibilità ad incontrarsi come disponibilità sessuale e quando si rende conto che le cose non necessariamente coincidono utilizza la forza per accedere sessualmente alla donna. Altre donne nell'età adulta vengono colpite da forme di violenza sessuale sia interne (come nel caso dei mariti che usano costringono le mogli ad avere rapporti sessuali) che esterne alla famiglia. Dalle violenze sessuali non vengono risparmiate neanche le donne anziane. Si sfata così l’idea secondo cui le vittime di violenza sessuale sono le donne giovani o adulte. Gli ambiti in cui si consumano le violenze sessuali sono molteplici. Uno degli ambiti in cui più frequentemente si consumano le violenze sessuali è la famiglia, che spesso viene perpetrata all'interno di un più ampio contesto di violenza domestica. La violenza sessuale all'interno della famiglia nucleare può essere vissuta all'interno di una relazione incestuosa (padri sui figlie/o figlie, fratelli su fratelli e/o sorelle, e in rari casi madri sui figli, o all'interno del rapporto di coppia tra i coniugi. La stupro tra coniugi infatti è la forma di violenza che viene meno denunciata dalle donne rispetto a quella commessa da estranei. Generalmente la violenza sessuale si consuma all’interno delle pareti domestiche tra marito e moglie quando ormai la relazione è abbastanza logorata, e quindi, si verifica all’interno di un contesto in cui sono presenti già altre forme di violenza (verbale, fisica, psicologica). Estendendo il grado di parentela la violenza sessuale viene agita anche da zii, nonni, cugini. Un'altro ambiente in cui si consuma la violenza sessuale è l’ambiente di lavoro, infatti colleghi e datori di lavoro rientrano tra gli autori dei crimini di violenza sessuale. A questi ambienti già citati vanno aggiunte le situazioni di guerra in cui da sempre abusare delle donne in guerra era considerata una ricompensa dei soldati, la vita carceraria non esente da questo tipo di violenze e infine la strada o i luoghi pubblici. La violenza sessuale è un crimine che può essere compiuto da singoli o da gruppi (cosiddetto stupro di gruppo).

[modifica] Storia

Il termine latino per l'atto di stupro è raptus. A Roma non esisteva una voce corrispondente al nostro "Stupro". La violenza subita da una donna veniva percepita come atto non contro la donna stessa ma contro gli uomini della sua famiglia, dato che lo stupro rendeva impossibile l'integrità dell'identità maschile che il matrimonio doveva garantire. Per questo motivo per i romani lo stupro era quindi considerato simile all'adulterio. Il concetto di stupro apparve per la prima volta nei testi religiosi. Nell'antichità e fino al medioevo lo stupro venne considerato in molte culture un reato minore contro donne o ragazze perché queste erano trattate come proprietà dell'uomo. Quindi la pena era in genere una multa da pagare al padre o al marito della vittima. Questa posizione fu più tardi sostituita in molte culture dal concetto che la donna, come pure il suo marito, dovevano prendere i soldi della multa egualmente.

Nel corso delle guerre lo stupro è stato sempre presente ed è anche menzionato nella Bibbia. Nell'antica Grecia, nell'impero persiano e nell'antica Roma le truppe stupravano le donne e i ragazzi nelle città conquistate. Lo stupro in guerra fu proibito dai codici militari di Riccardo II e di Enrico V d'Inghilterra (nel 1385 e 1419 rispettivamente). Queste leggi furono adottate per condannare e giustiziare gli stupratori della guerra dei cent'anni (1337 - 1453).

Dagli anni settanta ci sono stati molti processi per stupro e tale reato è diventato in molte parti del mondo un crimine contro la persona anziché contro la moralità. Questo cambiamento è dovuto al movimento femminista. In diversi Stati il movimento di liberazione delle donne creò i primi centri per vittime degli stupri. Questo movimento fu guidato dell'Organizzazione Nazionale per le Donne (NOW)[2]. Uno dei primi centri per le vittime della stupro il Washington Rape Crisis Center[3] venne aperto nel 1972. Fu costruito per capire gli effetti dello stupro sulle vittime.

Negli USA lo stupro maritale divenne reato per la prima volta in Sud Dakota nel 1975. Il 5 luglio 1993 lo stupro maritale divenne reato in tutti i 50 stati. Il Rape and Incest National Network (RAINN)[4] fu fondato nel 1994 da un gruppo di persone tra cui Scott Berkowitz e la musicista Tori Amos. Negli USA il RAINN operò attivamente.

Il 23 settembre 1998 il Tribunale Internazionale Criminale per il Rwanda dell'ONU stabilì che la violenza sessuale era un crimine di guerra. Ad oggi lo stupro è in tutti gli Stati del mondo proibito, anche in guerra, e si stanno facendo seri sforzi per combatterlo.

[modifica] Effetti dello stupro

Dopo aver subito uno stupro, è comune per le donne fare esperienza di emozioni intense e spesso impreviste, e possono trovare difficile convivere con il ricordo dell'evento. Le donne possono essere state duramente traumatizzate dalla violenza e possono avere difficoltà a ritornare come prima dello stupro, con perdita di concentrazione e cambio improvviso delle abitudini alimentari e legate al sonno, per esempio. Nei mesi immediatamente successivi alla violenza questi problemi possono essere più duri e portare la vittima a non rivelare il proprio problema agli amici o alla famiglia, o cercare l'aiuto medico o della polizia, portando a situazioni di stress acuto. I sintomi sono:

  • essere annebbiati o distaccati, come in un sogno, o sentire che il mondo è strano e irreale
  • difficoltà a ricordare importanti parti della violenza
  • rivivere la violenza attraverso ripetuti pensieri, ricordi o incubi
  • rimozione di cose – luoghi, pensieri, sensazioni- che ricordino alla vittima la violenza
  • ansia (difficoltà a dormire, a concentrarsi, etc).
  • incapacità di relazionarsi in modo normale con il proprio partner attuale,e se la violenza è stata rimossa parzialmente o totalmente perché subita nella prima infanzia,si possono creare stress localizzati causati dalla memoria cellulare.

Si parla di seconda vittimizzazione o rivittimizzazione quando gli interrogatori in sede giudiziaria e le attività anamnestiche del personale medico, condotti con poco tatto, costringono la persona offesa a rivivere il dolore dello stupro e a subire così una "seconda violenza".

In Italia circa 20 anni fa sono nati numerosi Centri antiviolenza e Case delle donne finalizzate ad accogliere le donne e aiutarle a superare il trauma subito.

[modifica] Leggi sulla violenza sessuale

In Italia la violenza sessuale è punita con la reclusione da 5 a 10 anni.

E' prevista la pena della reclusione dai 6 ai 12 anni se la violenza è commessa:

  1. nei confronti di una persona che non ha compiuto gli anni quattordici;
  2. con l'uso di armi o di sostanze alcoliche, narcotiche o stupefacenti o di altri strumenti o sostanze gravemente lesivi della salute della persona offesa;
  3. da persona travisata o che simuli la qualità di pubblico ufficiale o di incaricati di servizi pubblici;
  4. su persona comunque sottoposta a limitazioni della libertà personale;
  5. nei confronti di persona che non ha compiuto gli anni sedici della quale il colpevole sia l'ascendente, il genitore anche adottivo, il tutore.

Rientra nella fattispecie descritta anche l'indurre taluno a compiere o subire atti sessuali abusando delle condizioni di inferiorità fisica o psichica di questo o traendolo in inganno. Un'altra aggravante per la violenza sessuale è l'aver commesso il fatto in gruppo (violenza sessuale di gruppo, articolo 609octies): i coautori sono puniti con la reclusione da 6 a 12 anni. Se la violenza sessuale è commessa su minori di anni dieci la pena è la reclusione da 7 a 14 anni.

Gli artt. 609-bis e seguenti del codice penale italiano puniscono non solo lo stupro - inteso come congiunzione carnale non consensuale - ma più in generale qualsiasi limitazione dell'autodeterminazione sessuale della persona offesa. La giurisprudenza della Cassazione ha interpretato questo concetto in modo via via più estensivo[5].

[modifica] Statistiche sullo stupro

[modifica] Stati Uniti

  • Ogni 4 minuti, in media, una persona è aggredita sessualmente[6];
  • Una persona su sei in America è stata vittima di stupri, tentati stupri, o molestie sessuali e il 10% sono uomini;
  • Nel 2003-2004 ci sono stati 408.740 stupri e tentati stupri, una media di 204.370 per anno;
  • Circa il 44% delle vittime sono minori di 18 anni e l'80% minori di 30 anni;
  • Dal 1993 gli stupri sono aumentati di più del 64%;
  • Si ritiene che circa il 58% degli stupri non venga denunciato.

[modifica] Canada

[modifica] Italia

  • Un po' più dell'1,5% delle donne ha denunciato di avere subito stupro o tentato stupro[citazione necessaria].

[modifica] Stupro negli animali

Nel mondo animale sono stati osservati alcuni esemplari di alcune specie che compiono sesso forzato su altri. Per esempio, in un tipo di delfini un gruppo di maschi giovani stupra una femmina. In alcune specie di ragni dove le femmine sono più grosse queste spesso stuprano i maschi. Negli erbivori dove i maschi sono abbastanza più grandi delle femmine ci sono frequenti casi di sesso forzato (sulle femmine). Anche nelle anatre e in specie simili sono stati osservati casi di stupro.

[modifica] Note

  1. ^ Articolo 609 bis del Codice Penale italiano:
    « Chiunque, con violenza o minaccia o mediante abuso di autorità, costringe taluno a compiere o subire atti sessuali è punito con la reclusione da cinque a dieci anni. Alla stessa pena soggiace chi induce taluno a compiere o subire atti sessuali: 1) abusando delle condizioni di inferiorità fisica o psichica della persona offesa al momento dei fatto; 2) traendo in inganno la persona offesa per essersi il colpevole sostituito ad altra persona. Nei casi di minore gravità la pena è diminuita in misura non eccedente i due terzi. »
    (Articolo aggiunto dell'art. 3, L. 15 febbraio 1996, n. 66)
  2. ^ Organizzazione Nazionale per le Donne
  3. ^ Washington Rape Crisis Center
  4. ^ Rape and Incest National Network
  5. ^ Si veda ad es. Cass., III sez. pen., 5 aprile 2007, n. 19718
  6. ^ articolo su RaiNewsnet,aggiornato il 24 novembre 2006 alle ore 14:47

[modifica] Testi normativi

[modifica] Voci correlate

[modifica] Collegamenti esterni


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