Teseo Tesei
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Teseo Tesei (Marina di Campo, 3 gennaio 1909 – in un azione nel porto de La Valletta, 26 luglio 1941) è stato un militare e inventore italiano. Maggiore del Genio Navale della Regia Marina prestò servizio come incursore durante la seconda guerra mondiale venendo decorato con la Medaglia d'Oro al Valor Militare.
Entra in accademia nel 1931 dove si distingue per la perseveranza e l'inventiva. Con l'aiuto di Elios Toschi, ingegnere navale, ripensa alla "Mignatta" di Raffaele Rossetti e Raffaele Paolucci; il concetto ispiratore fu questo: partendo dalla "Mignatta", mirò ad arrivare a costruire un'arma che avesse su quella importanti vantaggi, che permettesse cioè, a due uomini, di vivere, navigare, dirigersi contro un bersaglio ed attaccarlo liberamente sott'acqua. Tesei ebbe un'altra idea geniale, che certamente riveste un'importanza ancora maggiore della "rielaborazione" della "Mignatta" e che contribuì allo sviluppo all'idea del Siluro a Lenta Corsa (SLC, meglio conosciuto come "Maiale" per la sua forma tozza).
Esisteva, all'epoca, un autorespiratore ad ossigeno a ciclo chiuso, chiamato maschera "Davis", che veniva utilizzato per le fuoriuscite dell'equipaggio da sommergibili in avaria. Tale autorespiratore, che aveva causato diversi incidenti (incidenti che avevano scosso la fiducia nell'uso dell'apparecchio stesso da parte del personale sommergibilista), aveva una scarsa autonomia e un'ancora più scarsa affidabilità.
A questi problemi lavorava il Comandante Angelo Belloni, nato a Milano nel 1882, in servizio nel 1940 alla Direzione dei corsi e alla consulenza tecnica di una "Scuola Sommozzatori" istituita a Livorno. Questi, con l'aiuto di Tesei, portò l'autonomia dell'autorespiratore da venti minuti a qualche ora e soprattutto lo rese più affidabile: nel luglio 1936 venne approvato l'autorespiratore a lunga autonomia 49/bis.
Tesei vide nell'autorespiratore a ciclo chiuso il congegno che avrebbe dato nuova importanza al tipo di operazione che, nella prima guerra mondiale, Rossetti e Paolucci avevano, con successo, condotto contro la Viribus Unitis nel corso dell'Impresa di Pola. Egli pensò che, ora che l'uomo poteva andare sott'acqua, sott'acqua doveva andare la "Mignatta".
Tesei, il 26 luglio 1941, tentò di forzare la base Inglese di La Valletta a Malta. Verificatosi nel corso dell'azione un ritardo, dovuto ad imprevisti tecnici, che avrebbe potuto compromettere l'esito della missione, allo scopo di riguadagnare il tempo perduto e di portare a termine ad ogni costo il suo compito, decise di «spolettare a zero» rinunciando cioè ad allontanarsi dall'arma prima che esplodesse contro l'obiettivo e perendo assieme al suo fedele secondo. Per tale atto eroico fu insignito della Medaglia d'Oro al Valor Militare.
Il vicegovernatore di Malta, sir Edward Jackson, ricordando l'episodio il 4 ottobre 1941 scrisse: «nel luglio scorso gli italiani hanno condotto un attacco con grande decisione per penetrare nel porto, impiegando MAS e "siluri umani" armati da "squadre suicide" (…). Questa impresa ha richiesto le più alte doti di coraggio personale.»
A Tesei è stato intitolato l'Aeroporto di Marina di Campo dell'Isola d'Elba.
[modifica] Onorificenze
Medaglia d'oro al valor militare alla memoria
Non pago del decisivo contributo portato dalla sua brillante intelligenza e dalla sua profonda cultura volle personalmente provare, collaudare ed impiegare in guerra l'arma insidiosissima. Nonostante fosse minorato nel fisico per questa attività, inflessibilmente volle partecipare al forzamento di una delle più potenti e meglio attrezzate basi navali dell'avversario, conducendo lo strumento da lui ideato. Verificatosi nel corso dell'azione un ritardo, dovuti ad imprevisti incidenti tecnici, che avrebbe potuto compromettere l'esito, allo scopo di guadagnare tempo perduto e di portare a termine ad ogni costo il suo compito, decideva di rinunciare ad allontanarsi dall'arma prima che esplodesse contro l'obiettivo.
Col sacrificio della vita assurgeva, unitamente al suo secondo uomo rimasto a lui fedele fino alla morte, alla gloria purissima del cosciente olocausto. Esempio di elette virtù militari e di sublime dedizione alla Patria, oltre il dovere.»