Tawhid

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Tawḥīd (in arabo ﺗﻮﺣﻴﺪ "unicità") è il principio-cardine su cui si basa nella cultura islamica il concetto dell'Unità e dell'Unicità di Dio (Allāh).

La frase che compone il primo dei Pilastri dell'Islam, la shahāda ( lā ilāha illā Allāh ), è di fatto un'enunciazione del tawḥīd, completata poi dall'affermazione della fede nella missione profetica di Muhammad affidatagli da Dio.

Nel tawḥīd è compresa la fede che Dio sia Eterno, Unico ("senza Compagno", "non fu generato e non ha generato", afferma la dottrina islamica sulla scorta di espressioni coraniche), Creatore ex nihilo di ogni cosa che, senza di Lui, non può assolutamente sopravvivere, che sia l'Essere Supremo, Onnipotente, Onnisciente, Misericordioso, Giusto, Generoso.
I Suoi attributi ( ṣifāt ) non sono distinguibili dal Suo stesso Essere e sono: Vita, Scienza, Potenza, Volontà, Udito, Vista, Parola).
Le Sue caratteristiche sono ricordate nei 99 "Bei Nomi" ( al-Asmāʾ al-Ḥusnà ) che si usa recitare a mo' di giaculatoria, sgranando una sorta di rosario ( tasbīḥ ) che può avere tutti i 99 grani o, più spesso, 33 soli grani da percorrere con le dita per 3 volte mentre si enuncia mentalmente, o mormorandolo, ognuno dei Nomi di Dio.

[modifica] Altre voci

• shahāda

[modifica] Bibliografia

• Alberto Ventura, "L'Islām sunnita nel periodo classico (VII-XVI secolo)", in: K. F. Allam, C. Lo Jacono, A. Ventura, Islam (Storia delle religioni a cura di G. Filoramo), Roma-Bari, Editori Laterza, 1999.