Tarquinio Merula
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Tarquinio Merula (Busseto, 24 novembre 1595 – Cremona, 10 dicembre 1665) è stato un compositore e organista italiano.
[modifica] Biografia
Per molto tempo si è creduto che questo compositore fosse nato a Cremona, e solo da una ventina d'anni si è acquisita certezza della sua origine bussetana, dove tra l'altro certamente anche si sposò, nel 1614. A Cremona Merula invece studiò con lo zio Pellegrino (parroco in S. Nicolò e letterato) ricoprì forse il ruolo di organista nella chiesa di S. Bartolomeo fino al 1616, raggiungendo già una discreta fama, visto che lo storico Giuseppe Bresciani, nel 1615 ne parla dicendo che questo "grande et stravagante ingegno ha imparato il sonar l'organo et il contraponto di musica in quale molto se andatto affaticando si che s'a aquistato grandissimo honore". Passò poi a Lodi, in S. Maria Incoronata, fino al 1621. Non si sa dove si sia spostato nei tre anni successivi, perché lo ritroviamo solo nel 1624 a Varsavia presso la corte del re Sigismondo III, dove non è rimasto per più di quattro anni, visto che i documenti lo ripropongono a Cremona in S. Agata, sempre come organista, nel 1628, e in Duomo al sabato come maestro di cappella.
Le sue peregrinazioni di maestro di cappella lo portarono ancora in giro per l'Italia: nel 1631 in S. Maria Maggiore a Bergamo, nel 1636 a Venezia, nel 1640 ancora a Bergamo, poi di nuovo a Venezia tre anni dopo, per tornare nel 1646 a Cremona.
Ancora incerti restano gli estremi del suo presunto viaggio romano, del quale rimarrebbe traccia secondo le leggende nel nome della Via Merulana, che il compositore avrebbe percorso quotidianamente per recarsi al servizio all'organo in S. Giovanni, dopo aver suonato in S. Maria Maggiore. Tarquinio Merula fu membro dell'Accademia dei Filomusici di Bologna, di quella degli Animosi di Ferrara e Cavaliere dello Speron d'Oro. È sepolto nella chiesa di S.Lucia.
[modifica] Composizioni
Compositore raffinato e attento all'aspetto drammaturgico della musica strumentale (fu tra coloro che più contribuirono nel secondo quarto del Seicento a rendere ben differenziati aria e recitativo) di lui si conosce un solo lavoro teatrale, La finta savia (rappresentato a Venezia intorno al 1636 con libretto di Giulio Strozzi).
Di lui si conoscono:
- Madrigaletti a 3 voci e basso continuo, op. 4 (1624)
- Madrigali concertati a 4-8 voci e basso continuo, op. 5 (1624)
- Motetti e sonate concertati, op. 6 (1624)
- Satiro e Corisca, dialogo musicale a 2 voci e basso continuo, op. 7 (1626)
- Concerti spirituali con alcune sonate, op. 8 (1628)
- Canzoni da suonare per 3 strumenti e basso continuo, op. 9 (1639)
- Madrigali et altre musiche concertate, libro secondo, op. 10 (1633)
- Pegaso ..., Salmi, Motetti, Suonate, op. 11 (1640)
- Canzoni overo Sonate concertate per chiesa e camera op. 12 (1637)
- Canzonette a 3 e 4 voci, op. 14
- Concerto ... Messe, Salmi ... concertati, op. 15 (1639)
- Arpa davidica ... Salmi et Messe a 4, op. 16 (1640)
- Canzoni da suonare, op. 17 (1651)
- Canzoni a 4 voci (1615)
- Salmi et Messe concertati a 3, libro III (1652)
Per tastiera:
- Canzon
- Capriccio
- Sonata cromatica
- Toccata del secondo tono
- Un cromatico overo Capriccio primo tuono per le Semituoni