Riga (strumento)
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La riga graduata è un semplice strumento per la misurazione di lunghezze. Essa è costituita da una barretta in cui è stata tracciata una scala graduata.
Ne esistono sostanzialmente di due tipi:
- rigide, le più precise (Es. aste metriche, righelli, metri ripiegabili).
- flessibili, meno precise, ma che permettono di effettuare misure su superfici leggermente curve (Es. righelli flessibili, flessometri).
[modifica] Struttura
Le comuni righe, usate in cancelleria o per il disegno tecnico, vengono realizzate in plastica per via dell'economicità di realizzazione; più raramente, si possono trovare realizzate con il tradizionale legno. Queste tipologie presentano spesso scarsa precisione a causa di difetti di costruzione, inoltre hanno la tendenza a deformarsi e rovinarsi durante l'uso.
Per ridurre i problemi di deformazione e di usura, le righe possono essere realizzate in alluminio, in quanto, pur essendo più resistente della plastica, è un materiale relativamente leggero.
Le righe destinate alle officine e ai laboratori meccanici necessitano di resistenza ancora maggiore, vengono pertanto realizzate in acciaio inossidabile (onde prevenire che la formazione di ruggine renda difficoltosa la lettura o cancelli la scala).
Le righe realizzate in metallo presentano la superficie opacizzata per evitare abbagliamenti durante la lettura.
Raramente le righe sono realizzate di grande spessore (maggiore di 1 mm) e in ogni caso, qualora lo fossero, la scala viene normalmente realizzata su lati smussati; questo per ridurre al minimo errori di parallasse durante la lettura.
[modifica] Scale
Le righe più semplici dispongono di una sola scala metrica, tracciata lungo un lato della stessa, altre dispongono di due scale realizzate sugli opposti lati della riga. Per l'uso ancora rilevante di standard anglosassoni, le righe destinate alle officine dispongono spesso sia di una scala metrica, che di una in pollici.
La risoluzione tipica di queste scale è del millimetro (più raramente 0,5 mm); risoluzioni migliori perdono di significato per l'oggettiva difficoltà dell'operatore di risolvere la misura.
Le scale sono realizzate per dare la migliore accuratezza a 20 °C; a temperature differenti potrebbe essere necessario tenere conto della dilatazione dello strumento (anche se, vista la bassa tipica risoluzione dello strumento, il problema si pone in modo sensibile solo per righe molto lunghe e differenziali termici elevati).
A volte, l'inizio scala coincide con un'estremità della riga stessa. Questo per rendere possibile la lettura di profondità o per facilitare l'utilizzo di strumenti piani come battute per il migliore allineamento dell'inizio scala con un capo della lunghezza da misurare.
[modifica] Voci correlate
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