Riabilitazione post mortem
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La riabilitazione post mortem è una dichiarazione ufficiale o un provvedimento dell'autorità giudiziaria con cui si riconosce l'innocenza di una persona deceduta, ingiustamente condannata, reintegrandone l'onorabilità.
È stata largamente utilizzata in Unione Sovietica e negli altri regimi comunisti dell'Europa orientale, dopo il XX Congresso del PCUS, nel periodo della destalinizzazione di Nikita Khruščёv a favore delle vittime delle grandi purghe e delle altre repressioni staliniane.
Interrotta con l'avvento al potere di Brežnev e dei suoi successori Andropov e Černenko, è stata poi ripresa ai tempi della glasnost' di Gorbačëv, quando Alexandr Nikolaevič Yakovlev, stretto collaboratore del nuovo leader, fu chiamato alla presidenza della "Commissione per la riabiltazione delle vittime della repressione".
Fra i riabilitati celebri si ricordano:
- Grigorij Ordžonikidze, detto Sergo, rivoluzionario e dirigente bolscevico, costretto da Stalin al suicidio nel 1937
- Michajl Tuchačevskij, maresciallo, capo di stato maggiore dell'Armata Rossa, fucilato nel 1937
- Evgenij Bronislavovič Pašukanis, giurista sovietico, in contrasto con Stalin, "scomparso" nel 1937
- Karl Radek, alto dirigente del PCUS, condannato ai lavori forzati nel 1937 per tradimento e spionaggio, morì in carcere, ucciso da un altro detenuto, nel 1939
- Nikolai Vavilov, insigne scienziato sovietico, morto di inedia nel carcere di Saratov nel 1943
- Laszlo Rajk, ministro degli Esteri unghese, impiccato nel 1949 con l'accusa di titoismo
- Traicho Kostov Dzhunev, segretario generale del Partito comunista bulgaro, impiccato nel 1949
- Rudolf Slánský, presidente del Partito comunista cecoslovacco, processato e impiccato nel 1952, parzialmente riabilitato nel 1963
Con la glasnost' furono riabilitati:
- Lev Borisovič Kamenev, collaboratore di Lenin, esponente della sinistra del PCUS (Partito Comunista dell'Unione Sovietica), fucilato nel 1936
- Grigorij Zinov'ev, esponente della sinistra del PCUS, fucilato nel 1936
- Nikolaj Bukharin, presidente del Comintern (Internazionale Comunista) nel 1926, leader della destra del PCUS, fucilato nel 1938