Osteolaemus tetraspis
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Osteolemo o Coccodrillo nano |
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Osteolaemus tetraspis |
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Stato di conservazione | ||||||||||||||
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Classificazione scientifica | ||||||||||||||
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Nomenclatura binomiale | ||||||||||||||
Osteolaemus tetraspis Cope, 1861 |
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Areale | ||||||||||||||
L'osteolemo (Osteolaemus tetraspis), detto anche coccodrillo nano, è un rettile che vive nelle acque stagnanti o in fiumi a lento scorrimento nelle foreste pluviali delle regioni dell'Africa cento-occidentale.
Il nome osteolaemus, significa letteralmente gola di osso e tetraspis quattro scudi ( riferito alla presenza di quattro placche ossee al di sotto delle piastre corneee del collo . È definito nano per la sua piccola taglia (1,6 m per la femmina e 1,9 m per il maschio), ha il muso molto tozzo rivolto verso l'alto e la palpebra quasi completamente ossificata.
Il corpo caratterizzato da placche osse (osteodermi) sull'addome, sulla schiena e sulla coda, ha una livrea che negli esemplari giovani è molto vivace presentando sul dorso delle strisce gialle-rosa su un fondo nero e la pancia una colorazione a macchie giallo-nere.
Gli adulti perdono questa vivacità cromatica mantenendo un mantello di colore nero.
[modifica] Abitudini e comportamento
È un animale predatore principalmente notturno, abbastanza lento ( dovuto alla sue piccole dimensioni) e trascorre la giornata in anfratti o buche umide con lo sbocco nei fiumi.
Le sue prede sono principalmente pesci, anfibi, piccoli rettili e crostacei.
Amano vivere in solutudine e gli individui si incontrano solamente nel periodo dell'accoppiamento. In questo frangente, il maschio si avvicina e scivola sul dorso della femmina abbracciandola con le zampe anteriori per mantenere la presa.
In questo momento avviene l'allineamento della sua cloaca con quella della compagna che se é ricettiva all'accoppiamento la apre.
Diverse settimane dopo la copula, le femmine, tra maggio e giugno, depongono una ventina di uova in nidi "a collina". I piccoli ( di circa 28 cm) verranno alla luce dopo un'incubazione di 85-105 giorni.
[modifica] Conservazione
La specie che è inserita nell'Appendice I della CITES come fortemente a rischio, non corre realmente un imminente pericolo.
Infatti, la fascia di distribuzione dell'animale è ancora molto vasta con un numero ancora elevato di individui. Inoltre la pelle di questo rettile non è considerata pregiata come quella dei suoi "cugini", viene solamente cacciato dalle popolazioni locali per la sua carne.
[modifica] Bibliografia
- Crocodile Specialist Group 1996. Osteolaemus tetraspis. In: 2007 IUCN Red List of Threatened Species. IUCN 2007.