Novaggio

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Novaggio

[[Immagine:{{{panorama}}}\|300px\|Panorama di Novaggio]]
Stato:	Svizzera
Cantone:	Ticino
Distretto:	Lugano
Circolo:	Breno
Lingua ufficiale:	Italiano
Latitudine:	46° 01‘ N
Longitudine:	8° 51‘ E
Coordinate:	{{{latitudineGradi}}}°{{{latitudineMinuti}}}′N {{{longitudineGradi}}}°{{{longitudineMinuti}}}′E / <span class="geo-dec geo" title="Mappe, foto aeree ed altre informazioni per Errore nell'espressione: carattere di punteggiatura "{" non riconosciuto Errore nell'espressione: carattere di punteggiatura "{" non riconosciuto">Errore nell'espressione: carattere di punteggiatura "{" non riconosciuto, Errore nell'espressione: carattere di punteggiatura "{" non riconosciuto
Altitudine:	641 m s.l.m.
Superficie:	4,4 km²
Popolazione: - Totale - Densità	( ) 737 ab. 168 ab./km²
Frazioni:
Comuni contigui:	Aranno, Astano, Bedigliora, Curio, Dumenza (IT-VA), Miglieglia
CAP:	6986
Pref. tel:	091
Codice BFS:	5207
Targa:	TI
Abitanti:	sgàsc (gazze);
Sito istituzionale

Novaggio è un comune del Canton Ticino di 737 abitanti.

[modifica] Amministrazione

Il 17 agosto 2004 è stato bocciato il progetto di aggregazione per il nuovo comune del Medio Malcantone al fine di unire Astano, Bedigliora, Curio, Miglieglia e Novaggio. L'aggregazione è stata abbandonata a causa della votazione negativa della popolazione di Astano, Curio e Novaggio.

[modifica] Amministrazione comunale

Sindaco: Felice Campana (PPD) dal 10/04/2005
Centralino del comune: 091 606 18 77
Email del comune: novaggio@bluewin.ch

[modifica] Arte, storia

La chiesa parrocchiale di San Siro, ossia l'odierno edificio a pianta rettangolare con coro è opera barocca, costruita fra il 1600 e il 1625.

A sud del villaggio, sulla strada che porta a Curio, la Cappella di Santa Maria del Carmelo (o di Carate) del sec XVI, detta anche la "Gesora", esistente nel 1578, poi ristrutturata nel 1637 in stile barocco; In facciata bel portale con cornice spezzata, sovrastato da una finestra serliana. All'interno: aula rettangolare con volta a botte lunettata; altare barocco in stucco, opera di un Gambazzi di Novaggio^[1]. Restaurata nel 1990.

Tra il 1891 e il 1902 fu costituita una comunità evangelica che provvide all'erezione della chiesa evangelica, iniziata nel 1891 e inaugurata il 1° novembre 1902, e curò la tenuta di una scuola confessionale attiva dal 1903 al 1916.

Nel 1909 la piazza comunale è dedicata all'anarchico razionalista spagnolo Françisco Ferrer (1859-1909)^[2], fucilato il 13 ottobre a Barcellona poiché ritenuto l'istigatore dei moti rivoluzionari del mese di luglio. La lapide commemorativa del prof. Angelo Pizzorno^[3] (esule a Lugano dopo la repressione di Milano del generale Fiorenzo Bava Beccaris del 1898) è stata posta nel 1913^[4].

Tra gli edifici civili si notano, nel parco, Vill'Alta del dott. Fausto Buzzi-Cantone^[5], costruita dall'arch. Stahn di Berlino nel 1900; il 5 settembre 1909 venne inaugurato il nuovo ospedaletto voluto da Alice Meier^[6], che poi nel 1925 divenne Sanatorio militare federale per tubercolosi, inglobando anche l'Hotel Beau-Séjour di Franchino e Jeanne Demarta-Schönenberger. Dopo le ristrutturazioni negli anni 1989-1995 secondo il progetto dell'arch. Pietro Boschetti (1947, vivente) di Vezio, autore negli anni 1990-1991 del corpo cilindrico della piscina terapeutica, è diventato una clinica ortopedica, specializzata nelle cure riabilitative fisioterapiche, dal 1° luglio 2003 essa è gestita dall'Ente Ospedaliero Cantonale^[7];

la Casa Druey, in via Meguldin, realizzata nel 1961, dall'arch. Alberto Camenzind (1914-2004) e Bruno Brocchi (1927, vivente) si segnala per l'uso sapiente della pietra e del legno; sulla via Pazz, la casa eretta dall'arch. Pietro Disch negli anni 1967-1969, è esemplificata sull'architettura di Frank Lloyd Wright.

Nel 1913 la scuola elementare femminile era affidata alla maestra Eva Demarchi-Tomasina di Astano. Il primo asilo comunale fu inaugurato il 5 giugno 1910.

[modifica] Personalità

Felice Gambazzi (1871-1953). Fu chiamato dal consigliere di Stato liberale Rinaldo Simen ad insegnare ginnastica nelle scuole ticinesi, alla Magistrale di Locarno e a liceo di Lugano; nel 1910 introdusse la ginnastica femminile; fu tra i fondatori del'associazione magistrale "la Scuola". Nel 1904 fondò il "Malcantonese" che divenne poi il periodico "Malcantone"; costituì la "Pro Malcantone" di cui fu il primo presidente. Sindaco di Novaggio per 8 anni, si interessò anche di creare la nuova amministrazione patriziale distaccandola dal Comune il 21 gennaio 1945.

Angelo Tamburini (1867-1941), insegnante per quasi sessant'anni. Nel 1907 promosse la cura dentaria nelle scuole ticinesi. A lui si devono, tra le varie opere, il "Sillabario" e la "Guida storico-descrittiva del Malcantone", in collaborazione con Antonio Galli di Bioggio, futuro Consigliere di Stato ticinese. Fu municipale di Novaggio e deputato al Gran Consiglio ticinese per 25 anni.

La poetessa Armida Ryser-Demarta si è fatta un nome scrivendo nel dialetto di Novaggio delicate e profonde impressioni e riflessioni che le hanno valso ampi riconoscimenti in tutto il Cantone con il conferimento di numerosi premi di poesia dialettale.

[modifica] Note biobibliografiche

^ B. Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Porza-Lugano 1980, 233; AA.VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, 390.
^ Razionalista e anticlericale, fondò nel 1901 la scuola moderna, pubblicando opere pedagogiche anarchiche.
^ A Françisco Ferrer di cui il corpo disfecero i preti ma il pensiero non caduco vive e a dolci frutti appresta la scuola del popolo.
^ G. M. Staffieri. "Novaggio" in Malcantone. Testimonianze culturali nei comuni malcantonesi, Lugano-Agno 1985, 61.
^ Medico, nato a Curio nel 1858, dopo la laurea a Ginevra esercitò presso la famiglia Krupp e fu assistente del dott. Schwenniger, medico di Otto von Bismarck. Ritornato a Novaggio nel 1905, fu eletto in Gran Consiglio. Morì il 6 gennaio 1907.
^ Compagna del dott. Buzzi, ne continuò l'opera, offrendo gratuita assistenza a tutti i malati di Novaggio; aprì una casa per bambini, una biblioteca pubblica e promosse la formazione professionale di lavoro femminile. Fu il primo cittadino onorario di Novaggio. Nel 1918 con la sconfitta della Germania, perse tutto, vendette la villa alla Confederazione Elvetica e si ritirò a Serocca d'Agno dove morì il 28 febbraio 1941.
^ F. Gambazzi, Novaggio e la sua gente, Bernasconi, Agno 1981, 11, 14.

[modifica] Collegamenti esterni

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