Marina di Ravenna
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Marina di Ravenna | ||||||||
Stato: | Italia | |||||||
Regione: | Emilia-Romagna | |||||||
Provincia: |
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Comune: |
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Coordinate: | ||||||||
Altitudine: | 3 m s.l.m. | |||||||
Abitanti: |
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Pref. telefono: | 0544 | CAP: | 48100 | |||||
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Marina di Ravenna è una frazione del Comune di Ravenna, situata sul litorale, a 8 km dalla città. Amministrativamente, è il primo dei Lidi Sud, cioè della serie di località balneari situate a sud del canale Candiano, il canale che collega Ravenna con il mare Adriatico; tale serie prosegue con Punta Marina e termina con Lido di Savio.
[modifica] Storia
Per evitare inondazioni alla città di Ravenna nel 1737 venne modificato il corso dei fiumi uniti Ronco e Montone e fatto confluire nel canale Panfilio che terminava nel porto Candiano. Il cardinale Giulio Alberoni sosteneva la costruzione di un nuovo scalo marittimo, insieme al papa Clemente XII (Lorenzo Corsini di Firenze).
Nell'area nord della città di Ravenna veniva individuato il luogo più adatto all'edificazione del porto, che in seguito veniva intitolato allo stesso pontefice Corsini. Era una zona nota per il fiorente mercato del pesce, favorito dai monaci di S. Vitale, proprietari delle aree costiere situate nel settentrione del ravennate. Infatti la più proficua attività del porto era proprio la compravendita di pesce.
Il mercato di prodotti ittici venne regolamentato da un editto del governo pontificio dopo l'epoca napoleonica, periodo in cui i marchesi Cavalli vennero privati della loro potestà sul porto.
Nel 1863 venne costruito un nuovo faro, in seguito sede della Capitaneria di Porto, a testimonianza del rinnovato interesse per lo sviluppo del porto negli anni dell'unificazione nazionale.
Nel 1872 la "Società Balnearia" impiantò sulla spiaggia di Porto Corsini uno "stabilimento balneario", meta di numerosi "bagnanti" non solo ravennati; per l'economia locale diventava quindi interessante l'esercizio della balneazione.
Il porto venne chiuso alle attività mercantili durante la prima guerra mondiale, divenendo un avamposto dell'Adriatico. Nel primo dopoguerra il sindaco di allora Celso Calvetti approvò l'assetto urbano definitivo di Porto Corsini, conferendo un ordine di ampio respiro. Eugenio Montale fece riferimento proprio alla bellezza della nuova sistemazione urbanistica nella sua nota poesia Dora Markus).
Fino al 1930 il nome Porto Corsini designava l'intero insediamento costruito all'ingresso del Candiano. Ma il borgo di pescatori si stava trasformando sin dagli anni Venti in una località turistica: nel 1926 era sorta infatti l’Azienda di soggiorno e turismo. Per dare un impulso ulteriore in tale direzione, si decise di chiamare il paese situato sul lato destro del canale Marina di Ravenna. Il paese situato sul lato sinistro - ironicamente soprannominato Abissinia all'epoca - porta tuttora il nome di Porto Corsini.
Negli anni Trenta venne fissato l’assetto urbanistico che sussiste ancora oggi: Via delle Nazioni, che corre lungo il litorale, e la piazza centrale (oggi intitolata a Dora Markus), furono costruite in questo periodo. Ma non solo: la Guardia di finanza del mare fu inaugurata nel 1929.
Nel dopoguerra lo sviluppo economico raggiunse vette elevate grazie alla promozione della località, meta di un rinnovato movimento turistico, favorito da un differente contesto socio-politico.
Oggi Marina di Ravenna rivaleggia con Milano Marittima (Cervia) nella gara per il primato tra le località balneari del ravennate.
Il nucleo originario, attualmente denominato "Fabbrica Vecchia e Marchesato" è in stato di abbandono; si sta studiando per poterlo recuperare.
Il paese ha un impianto di arrampicata sportiva, uno di skateboard ed un campo di baseball.
[modifica] Voci correlate
- Ravenna
- Marina Baseball
- GS Drago