Mare nostrum
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La locuzione latina Mare nostrum, tradotta letteralmente, significa il nostro mare.
I Romani, quando ancora erano lontani i secoli del "popolo di navigatori santi e poeti", ai legni delle navi traballanti sull'acqua hanno sempre preferito la terraferma, tanto è vero che contro la flotta di Cartagine vinsero solo grazie al "corvo" cioè a ponti volanti d'abbordaggio che si agganciavano alle navi nemiche grazie a degli "artigli" (il nome deriva dalla somiglianza di questo dispositivo con la zampa di un corvo) permettendo così di invaderne il ponte e trasformando la battaglia navale in lotta corpo a corpo.
Divenuti in seguito padroni di tutte le coste bagnate dal Mediterraneo consideravano queste acque come una sorta di "piscina di casa" (di qui, appunto, l'espressione mare nostrum), evitando l'oceano oltre le colonne d'Ercole.
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Un'interessante e insolita coincidenza é che "Mar Ionio" in lingua albanese significa mare nostro. Se consideriamo che gli Albanesi pretendono di essere i discendenti dei Pelasghi(la popolazione più antica delle coste mediterranee ) e che la loro lingua è' considerata una delle più antiche del ceppo indoeuropeo e che nell'Italia dell'epoca romana, sparse da nord a sud, vivevano molte tribù Illiriche (anch'esse discendenti dei pelasghi), provenienti dai Balcani, il fatto che i Romani chiamassero il mare che li circondava "Mare Nostrum" diventa una coincidenza interessante e non più strana. La teoria consiste nel fatto che i Romani potrebbero aver preso l'abitudine di chiamare il mare "Mar Nostrum" dalle tribù Illiriche(la popolazione più numerosa dell'area tra l'Italia ed i Balcani) che chiamavano il loro mare "Mar Ionio". Si sa che il toponimo "Mar Ionio" è molto più antico dei Romani stessi.
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