Marco Vinicio (console 19 a.C.)
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Marco Vinicio (dal latino: Marcus Vinicius) (Cales, 50 a.C. circa – ?, dopo il 3 d.C.) è stato un politico e generale dell'Impero romano.
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[modifica] Biografia
Era strettamente imparentato con il consolare Lucio Vinicio (console nel 33 a.C.). Suo figlio Publio Vinicio fu console nel 2 , mentre il nipote, suo omonimo fu console due volte, nel 30 e nel 45.
Nel 26 a.C., in qualità di legato della Gallia Comata contribuiva alla pacificazione della Vallis Poenina (odierno Vallese), a nord della Valle d’Aosta, dove Terenzio Varrone fondava, poco dopo, la colonia di Augusta Praetoria (Aosta), e permetteva di aprire i collegamenti tra Gallia ed Italia.
L’anno successivo, passava il Reno e riportava una vittoria sui Germani che avevano trucidato dei mercanti romani, entrati nei loro territori per scopi commerciali, e contribuì a che Augusto ricevesse il titolo di Imperator. Nel 19 a.C. otteneva i fasces come console suffectus. Pochi anni più tardi era inviato nella provincia d’Asia per governarla (15-14 a.C. circa).
[modifica] Le campagne nell’area illirico-balcanica (dal 14 a.C. all'1)
Nel 14 a.C. era inviato, in qualità di Legato imperiale sul fronte Illirico,a causa delle continue ribellioni delle genti dell’area di Emona e Siscia.
L’anno successivo (13 a.C.), dopo una visita di Augusto ad Aquileia, per programmare l’occupazione dell’intera area illirica e balcanica, Marco Vinicio era inviato in Macedonia, mentre ad Agrippa era affidato l’Illirico. La campagna di quest’anno prevedeva di avanzare contemporaneamente lungo due fronti (Illirico e Macedonia), in una manovra a tenaglia, che non desse scampo alle popolazioni pannoniche della valle della Sava.
Fu così che, per prima cosa, si represse definitivamente la rivolta scoppiata tra i Pannoni della zona di Emona e Siscia dell’anno precedente; sul fronte orientale si procedette, invece, ad avanzare ed a occupare la Dardania e la piana di Sirmio.
Nel 12 a.C. subentrava ad Agrippa, morto improvvisamente all’inizio dell’anno, il figliastro di Augusto, Tiberio. Se Marco Vinicio consolidava la via di penetrazione Scupi–Naisso-Sirmio, portando a termina la sottomissione definitiva di Dardani, Amantini e Scordisci[1]. Il legato di Panfilia e Galatia, un certo Lucio Calpurnio Pisone, era costretto ad intervenire in Tracia (nei tre anni successivi), per sedare una rivolta, poiché Marco Vinicio era impeganto Pannonia insieme a Tiberio.
Nell’11 e 10 a.C., Marco Vinicio supportò certamente Tiberio contro le popolazioni della futura provincia di Dalmazia (dall’attuale Croazia alla Bosnia intera), ma potrebbe aver contribuito a sedare la rivolta in Tracia, a fianco di Lucio Calpurnio Pisone.
Nel 9 a.C. Marco Vinicio (ancora governatore della Macedonia) conduceva una campagna punitiva contro Daci e Bastarni, rei di aver compiuto continue scorrerie in Pannonia, Dalmazia, Mesia e Tracia. Egli fu, probabilmente, il primo romano ad aver attraversato il Danubio.
Ancora negli anni 3 a.C. – 1 d.C., Marco Vinicio (ora proconsole d’Illirico, succeduto a Lucio Domizio Enobarbo) conduceva, probabilmente partendo da Poetovio o Siscia, una campagna nei territori a nord della Drava, spingendosi fino alla zona di Aquincum, venendo a contatto con Cotini, Anartii ed altre tribù del lago Balaton, quali Osii (e forse i residui del popolo celtico dei Boii, al fine di realizzare un corridoio di genti alleate a Roma, che dividesse il potente regno dei Marcomanni da quello dei Daci.
[modifica] In Germania (1-3)
Nel periodo 1-3 d.C., Marco Vinicio fu nominato Governatore della Gallia Comata, Germania (fino al fiume Weser) e Rezia occidentale. Velleio racconta dei suoi sforzi per sedare una grave rivolta tra i Germani, primi fra tutti i Cherusci, nel corso dei suoi tre anni di mandato, al termine dei quali otteneva gli Ornamenta triumphalia de Cherusciis.
[modifica] Note
- ^ Velleio Patercolo, Storia di Roma, II, 39, 3; Cassio Dione Cocceiano, Storia romana, LIV, 31, 3.
[modifica] Bibliografia
[modifica] Fonti primarie
- Cassio Dione Cocceiano, Storia romana, libri LIII, 26, 3-5; LXIV,28,1;
- Velleio Patercolo, Storia di Roma, II, 92; II, 104.
- CIL 3, 774; CIL 3, 1054; CIL 3, 2328 (Galatia; Ankara / Ancyra).
- AE 1895, 122 = AE 1905, 14 = AE 1934, 128 (Latium et Campania / Regio I, Frascati / Tusculum)
[modifica] Fonti secondarie
- R.Syme, L’aristocrazia Augustea, trad.it., Milano 1993.
- R.Syme, The Danubian paper, M.Vinicius (cons. 19 a.C.), o Lentulus and the origin of Moesia, Londra 1971.
- Cambridge Univ. Press, Storia del mondo antico, L’impero romano da Augusto agli Antonini, vol. VIII, trad.it., Milano 1975.
- A.Dobò, in Die werwaltung der römischen provinz pannonien von Augustus bis Diocletianus, Amsterdam, 1968.
- A.Mocsy, Pannonia and Upper Moesia, Londra 1974.
Precedessore Marco Appuleio, Publio Silio Nerva |
Console romano 19 a.C. con Gaio Senzio Saturnino e Quinto Lucrezio Vespillo |
Successore Publio Cornelio Lentulo Marcellino, Gneo Cornelio Lentulo |