Il barbiere di Rio
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Il barbiere di Rio | |
Titolo originale: | Il barbiere di Rio |
Lingua originale: | Italiano |
Paese: | Italia |
Anno: | 1996 |
Durata: | 105' |
Colore: | colore |
Audio: | sonoro |
Genere: | commedia |
Regia: | Giovanni Veronesi |
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Il barbiere di Rio è un film commedia all'italiana del 1996 diretto dal regista Giovanni Veronesi che ha Diego Abatantuono come protagonista.
Matteo (Diego Abatantuono) è titolare di un salone di Barbiere in Campo dei Fiori (Roma) che, da quando è separato dalla moglie (Margaret Mazzantini), è anche diventata la sua casa. Matteo vive la sua vita tra gli amici e i figli, quando un bel giorno guardando un opuscolo turistico del Brasile arriva l'illuminazione: Angelina, la sorella emigrata, prima figlia di una numerosa famiglia pugliese, che lui non vede da anni. Il passo è breve, in cambio di un aumento sull'assegno di mantenimento alla ex moglie ottiene il visto sul passaporto per spiccare il volo, destinazione Rio De Janeiro, quartiere Santa Teresa. Appena atterrato si trova da subito catapultato nella coinvolgente e cinica realtà carioca, memorabile la frase rivoltagli dal tassista che lo sta trasportando dall' aeroporto:"O real e o mismo do Dollaro, c'è stata la manovrina. Cosa credeva Italiano? Brasile, mare, femmine, bum bum... Aquì non è più il paradiso dei miserabili, ora Italiani e Brasiliani miserabili uguali". Arrivato a casa di Angelina, la sorella, alla vista di Matteo, è colta da un malore, c'è subito una corsa in ospedale dove il protagonista conosce una famiglia che non immaginava, in primis Giorginha (Zuleica Do Santos), fidanzata del nipote Rocco, giovane ma scafato piccolo boss di Rio. E’ proprio Rocco che accompagna Matteo nella notte di Rio, lo abbandona all’Help (Mitica discoteca Carioca) dove il nostro protagonista si imbatte prima nel solito gruppo di Italiani a Rio (Ugo Conti, Mauro Di Francesco e Nini Salerno) e poi in un trans che gli ruba tutto il denaro, uscito dal locale è la volta dei Meniños de rua che gli rubano l’orologio e la famosa “catenella do ziobelo con il branco sanguigno”. Solo all’alba riprende coscienza di se e viene notato sulla spiaggia da Giorgina che gli offre le prime cure e rintraccia Rocco che non riesce a fare nulla di meglio che portare Matteo dal trans che lo aveva derubato costringendo quest’ultimo a restituire il maltolto, sotto la minaccia dei suoi gorilla. Ma il Brasile che Matteo immaginava non è questo…E’ Giorgina ad accompagnarlo nei giorni più belli di permanenza a Rio. Rocco, intanto, si accorge della simpatia che nel frattempo è nata tra la sua donna e Matteo e, sicuramente non per amore della ragazza, decide che per Matteo è tempo di tornare in Italia. Il nostro però non si da per vinto e riesce a raggiungere Giorginha al suo paese Natale, dove si è trasferita dopo la fine della storia con Rocco, qui inizia il viaggio di Matteo nel vero “Coraçao do Brasil”. Una telefonata dall’Italia della moglie di Matteo fa capire a Rocco che lo zio non ha mai preso l’aereo del ritorno, c’è un solo posto dove Ziobelo può essere e questa volta non ce modo di rimanere ancora. Ritornato in Italia non riesce a nascondere a nessuno quello che ha lasciato in Brasile, sono i suoi due figli con l’aiuto del suo aiutante (Rocco Papaleo), e di un escamotage, a rintracciare Giorginha e farla venire in Italia. La ragazza, però, non è venuta in Italia per rimanerci e porta con se Matteo in Brasile dove il protagonista riesce a mettere su una scuola calcio ed apre una mitica “Barberia do Zio Belo”.
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[modifica] Collegamenti esterni
- Scheda su Il barbiere di Rio dell'Internet Movie Database
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