Grammatica
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La grammatica è una disciplina che studia le regole fonetiche, ortografiche, morfologiche, lessicali e sintattiche di una lingua.
Dallo studio etimologico del vocabolo grammatica si può dedurre che essa, come disciplina che descrive la lingua, si è originata dopo la nascita della scrittura. La parola latina grammatica riproduce quella greca grammatiké (sottinteso téchne) e deriva dall'aggetivo grammatikòs, "che concerne l'arte del leggere e dello scrivere", da gràmma, gràmmatos "lettera della scrittura", che ha la medesima radice dal verbo gràphein "scrivere". La grammatica sanscrita risale a Pāṇini, mentre nel mondo greco la disciplina nacque nel periodo ellenistico, in particolare nell'ambito delle ricerche linguistiche della scuola stoica. L'opera grammaticale greca più antica pervenutaci è l ' Ars grammatica (Τέχνη Γραμματική) attribuita a Dionisio Trace, alla quale risale la tradizione grammaticale che, attraverso le opere latine e medievali, si è perpetuata fino a tempi recenti.
La grammatica, a seconda delle finalità che si assume, può seguire vie diverse e il termine stesso di grammatica può avere diverse accezioni.
Distinguiamo dunque:
- Una grammatica normativa, ovvero la grammatica tradizionale e finalizzata all'insegnamento, che espone le forme che si fondano sul modello di lingua che viene proposto dalle persone colte e dalla scuola. Viene intesa come l'insieme di tutte quelle norme che regolano l'uso di una lingua e il suo scopo è quello di fornire elenchi di forme, di dettare regole e correggere errori. In senso popolare quindi la grammatica è l'arte di parlare e di scrivere senza errori.
- Diverse grammatiche descrittive, che intendono descrivere fenomeni linguistici, e non imporre una norma. Tali grammatiche possono:
- descrivere uno stato della lingua o di un dialetto come agisce in sincronia, ovvero in un momento storico determinato (p. es. la grammatica dell'italiano di oggi, la grammatica del fiorentino del Trecento, la grammatica del dialetto genovese) e pertanto non dà giudizi di valore perché si attiene solamente alla descrizione dei fatti linguistici, inglobando anche le costruzioni della lingua parlata (che la grammatica normativa difficilmente prende in considerazione);
- studiare l'origine e la storia di una lingua diacronicamente (come la grammatica storica, che è parte della linguistica storica);
- stabilire corrispondenze fra più lingue, creando così dei rapporti genealogici, come ad esempio la grammatica comparata delle lingue indoeuropee e altre grammatiche comparate (ramo della linguistica comparativa);
- studiare leggi generali comuni a tutte le lingue (grammatica universale, grammatica generativa, grammatica trasformazionale).
[modifica] Voci correlate
- Grammatica normativa
- Grammatica descrittiva
- Grammatica generativa
- Grammatica universale
- Grammatica italiana
- Grammatica greca
- Grammatica latina
- Grammatica inglese
- Grammatica francese
- Grammatica cinese
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