Cratero
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Per favore, aggiungi il template e poi rimuovi questo avviso.
Per le altre pagine a cui aggiungere questo template, vedi la relativa categoria.
Cratero (morto sulle coste dell'Ellesponto nel 321 a.C.), fu un generale macedone.
Fu uno dei Compagni di Alessandro Magno, al seguito del sovrano macedone per il tutto il corso della campagna in Asia.
Nominato comandante generale dell’esercito a partire dal 330 a.C., guidò, sulla via del ritorno, parte dell’esercito macedone attraverso l’Aracosia (325 a.C.), per poi ricongiungersi con i contingenti di Alessandro ad Hormuz nel 324 a.C..
Alla morte del re, Cratero assunse la reggenza e il controllo sulle finanze dell’impero, mentre a Perdicca venne affidato il comando del'esercito.
Nel 322 a.C. partì per la Grecia in aiuto del generale Antipatro, assediato a Lamia, e contribuì a sconfiggere le forze ribelli di Atene a Crannone, in Tessaglia. Morì poi combattendo contro l’avversario Eumene di Cardia sulle coste dell’Ellesponto (321 a.C.).
Gli è attribuita una Raccolta di decreti greci, che Plutarco usò come fonte, della quale abbiamo alcuni frammenti.
[modifica] Fonti
- Donatella Erdas, Cratero il Macedone. Testimonianze e frammenti. Tivoli (Roma), Edizioni TORED, 2002
- M. Bettalli (2006), Storia Greca, ed. Carocci (Roma), ISBN 88-430-3668-8