Cerealicoltura
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La cerealicoltura è un'attività agricola atta alla coltura dei cereali come grano, farro, granturco, frumento, segale, riso, orzo, mais, avena. Si svolge prevalentemente in terreni con scarsità di acqua da irrigazione, oppure viene usata per far riposare e riarricchire il terreno di sostanze produttive in seguito a diverse colture precedenti (come insalata, finocchio) che impoveriscono il terreno.
[modifica] Storia
L'attività di coltivare cereali ha inizio già dalla preistoria. Infatti in questo periodo gli esseri umani appresero che potevano gestire la coltivazione delle piante e fecero nascere la prima tipologia di agricoltura che ebbe un ruolo centrale nell'alimentazione . Il frumento e l'orzo sono fra le più antiche, soprattutto praticate nel bacino del Mediterraneo. Mentre il riso ebbe la sua comparsa iniziale in Cina. Mentre in Africa e nelle Americhe rispettivamente si coltivavano il miglio, il sorgo e il mais. La cerealicoltura ha il massimo impulso durante l'epoca romana soprattutto nella produzione del farro e in seguito alla conquista delle regioni dell'Italia meridionale iniziò la produzione di frumento e orzo. Durante il Medioevo la produzione dei cereali fu ridotta ai minimi per colpa sia delle guerre, ma anche delle carestie.
La dominazione araba in Europa portò la diffusione del riso nella Pianura Padana. Ma anche il grano saraceno che si estese sia all'Europa mediterranea che a quella dei paesi centrali e nordici. La cerealicoltura ebbe una vera e propria rivoluzione quando ci fu la scoperta dell'America, infatti introdusse in Europa e nel mondo il mais, coltura dominante ancora al giorno d'oggi.
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Un bracciante in una risaia |