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Brigata Friuli - Wikipedia

Brigata Friuli

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Brigata Aeromobile Friuli
Immagine:CoA_mil_ITA_b_amb_Friuli.jpg
Stemma della Brigata
Attiva dal 1 novembre 1984 al 18 dicembre 1926 e dal 1938 ad oggi
Nazione Italia
Alleanza
Servizio Esercito
Tipo Brigata Aeromobile
Ruolo
Dimensione
Parte di
Guarnigione/QG Bologna, Forlì, Grosseto, Casarsa della Delizia e Rimini
Equipaggiamento
Soprannome
Patrono
Motto FRIULI IMPERITURO ONORE
Colori
Marcia
Mascotte
Battaglie/guerre
Anniversari
Decorazioni
Onori di battaglia
Reparti dipendenti
  • 66° Reggimento Fanteria Aeromobile TRIESTE
  • Reggimento SAVOIA Cavalleria 3°
  • 5° Reggimento Aviazione Esercito RIGEL
  • 7° Reggimento Aviazione Esercito VEGA
  • Reparto Comando e Supporti Tattici Friuli
Comandanti
Comandante corrente Generale di Brigata Francesco ARENA
Capo cerimoniale
Colonnello del reggimento
Comandanti degni di nota
Simboli
Simbolo
Simbolo
Simbolo
Progetto:Guerra

La Brigata Aeromobile "FRIULI" ha sede a Bologna, è una Grande Unità Elementare dell'Esercito Italiano concepita per esprimere un potenziale bivalente combinando elicotteri e reparti di Fanteria. La combinazione di elicotteri da combattimento A-129 (di cui è la sola ad averne in dotazione), elicotteri di supporto al combattimento, Fanteria leggera e una componente di mezzi da combattimento ruotati e cingolati, rende questa unità unica nel suo genere. E' in grado di svolgere compiti in cui sono fondamentali la rapidità d'azione, la sorpresa e la concentrazione di fuoco. Oltre alle peculiarità di combattimento, la Brigata è in grado di svolgere operazioni militari diverse dalla guerra (MOOTW) quali le operazioni di mantenimento od imposizione della pace ed evacuazione di non combattenti. L'aeromobilità non è da confondersi con l'aerotrasporto (o elitrasporto) che invece trattasi di mera attività logistica anche se effettuata in zona d'operazione. La Brigata, inoltre, è l'unica unità dell'Esercito Italiano abilitata al rilascio delle certificazioni per l'elitrasporto tattico; queste abilitazioni sono nate, per addestrare chiunque debba operare con elicotteri in zona d'operazione, a seguito di un incidente avvenuto il 9 agosto 2001 in Kosovo in cui due Alpini della Brigata Taurinense persero la vita precipitando, da un elicottero di altra Forza Armata, probabilmente per fraintendimento di ordini.


Indice

[modifica] Lo scudetto

Scudo a sfondo celeste (color del cielo) con all'interno un castello dorato stilizzato sormontato da un rotore bianco che dà la connotazione di Aeromobile.

Il castello dorato è il simbolo della città di Udine, capoluogo della Regione Friuli che da il nome alla Brigata.

[modifica] La storia

[modifica] Dalla nascita alla guerra di liberazione

Liberazione di Bologna.Il Gruppo di Combattimento "Legnano" entra in Bologna liberata la mattina del 21 aprile 1945 dal Gruppo di Combattimento "Friuli". Sulla destra si nota anche un soldato americano.
Liberazione di Bologna.
Il Gruppo di Combattimento "Legnano" entra in Bologna liberata la mattina del 21 aprile 1945 dal Gruppo di Combattimento "Friuli". Sulla destra si nota anche un soldato americano.

In attuazione della legge 29 giugno 1882 si costituisce in Milano il 1 novembre 1884 la Brigata "Friuli", contemporaneamente alla formazione dei Reggimenti di Fanteria 87° e 88°, che ne fanno parte.

Partecipa al Primo conflitto mondiale, operando nella zona del Carso di Monfalcone.

Il 28 dicembre 1926 il Comando di Brigata viene sciolto. Nel 1939 per trasformazione della 20^ Divisione di Fanteria "Curtatone e Montanara" si costituisce la Divisione di Fanteria "Friuli" la quale, all'inizio del Secondo conflitto mondiale, inquadra l'87° e 88° Fanteria e il 35° reggimento artiglieria "Friuli".

Impegnata alla fronte occidentale alpina nel 1940 si batte in Jugoslavia nel 1941-1942 per poi essere rischierata di presidio in Corsica (Col di Teghime, Bastia). Superati i giorni dell'Armistizio di Cassibile, la divisione passa in Sardegna e quindi nel continente dove il 20 settembre 1944 assume la denominazione di Gruppo di Combattimento "Friuli" e prende parte alla Guerra di Liberazione.

Il 10 febbraio 1945 è in linea sulle posizioni difensive di Brisighella. Forzato di slancio il fiume Senio supera combattendo le resistenze nemiche e procede verso Bologna ove i suoi reparti avanzati entrano per primi il mattino del 21 aprile 1945.

[modifica] Dal dopoguerra al 1° maggio 2000

Il 15 ottobre 1945, il Gruppo di Combattimento "Friuli", riprende il nome di Divisione di Fanteria "Friuli" mantenendo inizialmente i Reggimenti 87° e 88° Fanteria e 35° Artiglieria da Campagna, il 120° Battaglione misto genio e reparti minori; la conformazione organica è però modificata nel tempo finché il 15 aprile 1960, ridotta a Brigata con sede a Firenze, perde i reggimenti tradizionali assumendo nei ranghi il 78° Reggimento Fanteria "Lupi di Toscana" cui si aggiungono il Battaglione Corazzato "Friuli", il Gruppo Artiglieria da Campagna "Friuli", la Compagnia Genio pionieri e la Compagnia Trasmissioni. Con la ristrutturazione dell'Esercito, dal 23 settembre 1975 prende nome di Brigata Motorizzata "Friuli" ed assume alle dipendenze i Battaglioni di Fanteria 78° "Lupi di Toscana", 87° "Senio", 225° "Arezzo" il 19° Battaglione Corazzato "M.O. Tumiati", il 35° Gruppo Artiglieria da Campagna "Riolo" ed il Battaglione Logistico "Friuli". Il 1° gennaio 1986 la "Friuli", unitamente alla Brigata Paracadutisti "Folgore" ed a reparti di volo dell'Aviazione Leggera dell'Esercito, entra nella Forza d'intervento rapido (FIR), unità interforze costituita per intervenire con immediatezza contro minacce interessanti l'intero territorio nazionale. La FIR può inoltre fornire aliquote di forze per compiti connessi con la sicurezza internazionale, quali la formazione di un contingente di pace o di una forza di sicurezza. Nel 1991, nel quadro del riordinamento della Forza Armata, muta la propria fisionomia organica e dal 1° giugno, inglobati gran parte dei reparti della disciolta Brigata Meccanizzata "Trieste", di stanza a Bologna, diviene Brigata Meccanizzata "Friuli" su Comando, Reparto Comando e Trasmissioni, 66° Battaglione Fanteria Meccanizzata "Valtellina", 78° Battaglione Fanteria Meccanizzata "Lupi di Toscana", 225° Battaglione Fanteria "Arezzo", 10° Battaglione Bersaglieri "Bezzecca", 11° Reggimento Carri "M.O. Calzecchi", 21° Gruppo Artiglieria da Campagna semovente "Romagna", Battaglione Logistico, Reparto Sanità (quadro) e reparti minori. Dal 18 settembre 1992 l' 11° diviene 4° Reggimento Carri (inquadra l' 11° Battaglione carri "M.O. Calzecchi") e nello stesso periodo gran parte delle altre unità sono elevate a rango di reggimento per cui al 1° gennaio 1993 la Brigata comprende: Comando, Reparto Comando e Trasmissioni, 78° Reggimento Fanteria "Lupi di Toscana", 6° Reggimento Bersaglieri, 4° Reggimento Carri, 225° Reggimento "Arezzo", 66° Battaglione Meccanizzato "Valtellina", 21° Gruppo Artiglieria Semovente "Romagna", Battaglione Logistico, Compagnia Genio Guastatori, Reparto Sanità (quadro). Nel settembre 1993 il Reparto Comando ingloba la Compagnia Genio e diviene Reparto Comando e Supporti Tattici. A sua volta il 4° Reggimento Carri diviene 33°, il 66° Battaglione Fanteria diviene 66° Reggimento Fanteria "Trieste", il 21° Gruppo diviene 21° Reggimento Artiglieria da Campagna Semovente "Trieste", il 225° Reggimento "Arezzo" passa alle dipendenze del Comando Regione ed è sostituito dal 121° Reggimento "Macerata". Perduti di forza il 33° carri, il 121° "Macerata" ed il 21° "Trieste", nel 1997 assume nei suoi ranghi il Reggimento "Savoia Cavalleria" (3°) e dal 1° gennaio 1999 il 7° reggimento Aviazione Esercito "Vega" con sede in Rimini.

[modifica] Dalla riconfigurazione ad oggi

Dal 1 maggio 2000 inizia il processo di riconfigurazione da Brigata Meccanizzata "Friuli", assumendo la denominazione di Brigata Aeromobile "Friuli" e con l'ingresso nei suoi ranghi del 5° Reggimento Cavalleria dell'Aria "Rigel" di Casarsa della Delizia.

Il 1 dicembre 2000 la Brigata passa alle dipendenze del 1° Comando Forze di Difesa di Vittorio Veneto.

Dal 1 gennaio 2005 perde di forza il 6° Reggimento Bersaglieri.

[modifica] Campagne di guerra e fatti d'arme

Prima Guerra Mondiale (1915-18):

  • 1915: settore di Monfalcone
  • 1916: Monte Sei Busi (maggio) – Trentino (luglio): Val Frenzela, Monte Catz – Monte Mosciagh
  • 1917: Isonzo (maggio): Vodice, Monte Santo, Conca di Plezzo – Stretta di Saga (ottobre)
  • 1918: Serravalle all’Adige (giugno – ottobre)


Seconda Guerra Mondiale (1940-43):

  • 1940: Piemonte
  • 1941: frontiera italo-jugoslava (7-18 aprile) – territorio nazionale
  • 1942: Corsica (novembre)
  • 1943: Corsica


Liberazione (1943-45):

[modifica] Operazioni nazionali e fuori area

Operazioni nazionali:


Operazioni fuori area:

  • settembre 1993 - marzo 1994: Missione ONU "IBIS 2" in Somalia in cui partecipa con due reggimenti (78° rgt.f. “Lupi di Toscana” e 6° rgt. Bersaglieri)
  • aprile-luglio 1997: Operazione "ALBA" nell'area di Valona in Albania
  • marzo-ottobre 1998: Operazione "Constant Forge" in Bosnia-Herzegovina quale "Brigata Multinazionale Nord" con sede a Sarajevo
  • 15 ottobre 1999 - 12 aprile 2000: Operazione "Joint Guardian" in Albania quale struttura portante e di comando NATO impegnata nella "Communication Zone West" di KFOR
  • 6 settembre 2004 - 20 dicembre 2004: Operazione "Antica Babilonia" a Nassiriya in Iraq nella quale la Brigata costituisce la base dell’Italian Joint Task Force Iraq.
  • 22 aprile 2008 - IN CORSO: Operazione "ISAF" ad Herat in Afghanistan nella quale la Brigata ha la guida del Regional Command West nell'ambito dell'operazione.

La Brigata inoltre fornisce assetti di elicotteri, da combattimento e multiruolo, in Libano, Kosovo e Afghanistan.

[modifica] I reparti dipendenti

  • Stemma Brigata Aeromobile Friuli Brigata Aeromobile "Friuli" con sede in Bologna
    • Reparto Comando e Supporti Tattici Friuli di Bologna
    • Stemma 3° Savoia Cavalleria Reggimento Savoia Cavalleria (3°) di Grosseto
    • Stemma 66° Reggimento Fanteria (aeromobile) Trieste 66° Reggimento Fanteria Aeromobile Trieste di Forlì
    • 5° Reggimento Aviazione Esercito Rigel di Casarsa della Delizia (PN)
    • 7° Reggimento Aviazione Esercito Vega di Rimini

[modifica] I comandanti

Brigata "FRIULI" (1884-1926)

  • Maggior Generale Ottone Tournon
  • Maggior Generale Federico Bosco di Ruffino
  • Maggior Generale Antonio Gandolfi
  • Maggior Generale Francesco Garra
  • Maggior Generale Antonio Boselli
  • Maggior Generale Ugo Brusati
  • Maggior Generale Giovanni Bertoldo
  • Maggior Generale Augusto Matarelli
  • Maggior Generale Giovanni Bertoldo
  • Maggior Generale Giuseppe Fadda
  • Maggior Generale Giovanni Turletti
  • Maggior Generale Gustavo Fara
  • Maggior Generale Vittorio Martinelli
  • Colonnello Giovanni Sirombo
  • Col. Brig. Costantino Bruno
  • Col. Brig. Carlo Gianinazzi
  • Col. Brig. Eugenio Barbarich
  • Colonnello Carlo Giordana
  • Generale di Brigata Ruggiero Santini
  • Generale di Brigata Ezio Zanetti

Divisione di Fanteria "FRIULI" (20a) (1939-44)

  • Generale di Divisione Vittorio Sogno
  • Generale di Divisione Vito Ferrari
  • Generale di Divisione Giacomo Carboni
  • Generale di Divisione Ettore Cotronei
  • Generale di Brigata Ugo De Lorenzis
  • Generale di Brigata Bartolomeo Pedrotti

Gruppo di Combattimento "FRIULI" (1944-45)

  • Generale di Brigata Bartolomeo Pedrotti

Divisione di Fanteria "FRIULI" (1945-60)

  • Generale di Divisione Arturo Scattini
  • Generale di Divisione Tullio Bernardi
  • Generale di Divisione Ugo Fongoli
  • Generale di Divisione Raffaello Operti
  • Generale di Divisione Vittorio Palma
  • Generale di Divisione Carlo Cassini
  • Generale di Divisione Edmondo De Renzi
  • Generale di Divisione Fernando Mocch
  • Generale di Divisione Giovanni Gatta
  • Generale di Divisione Oscar Amatucci
  • Generale di Divisione Enrico Marucci
  • Generale di Divisione Aldo Beolchini
  • Generale di Divisione Delfino Trabucchi
  • Generale di Divisione Ildebrando Baglione

Brigata di Fanteria "FRIULI" (1960-75)

  • Generale di Brigata Ezio Pistotti
  • Generale di Brigata Enzo Terni
  • Generale di Brigata Renato Rebecchi
  • Generale di Brigata Nicolò Perniciaro
  • Generale di Brigata Silvio Di Silvio
  • Generale di Brigata Arturo Siracusa
  • Generale di Brigata Nicola De Nicolò
  • Generale di Brigata Vittorio Casassa
  • Generale di Brigata Mario Moschera
  • Generale di Brigata Vittorio Rastelli
  • Generale di Brigata Sante Giustino

Brigata Motorizzata "FRIULI" (1975-91)

  • Generale di Brigata Sante Giustino
  • Generale di Brigata Elio Cappelli
  • Generale di Brigata Roberto Coppola
  • Generale di Brigata Giuliano Giovannelli
  • Generale di Brigata Luigi Zanetti
  • Generale di Brigata Giorgio Malorgio
  • Generale di Brigata Mario Piccione
  • Generale di Brigata Giovanni Civita
  • Generale di Brigata Mario Ferrari
  • Generale di Brigata Gianfranco Baldini
  • Generale di Brigata Luigi Campagna
  • Generale di Brigata Francesco Punzo
  • Generale di Brigata Guido Bellini

Brigata Meccanizzata "FRIULI" (1991-2000)

  • Generale di Brigata Ezio Piperni
  • Colonnello Umberto Calamida (in sede vacante)
  • Generale di Brigata Antonio Catena
  • Generale di Brigata Matteo Facciorusso
  • Generale di Brigata Guido Caruso
  • Generale di Brigata Nicola Gallippi
  • Generale di Brigata Girolamo Giglio
  • Brigadier Generale Luigi Chiavarelli
  • Brigadier Generale Giacomo Guarnera

Brigata Aeromobile "FRIULI" (dal 2000 sino ad oggi)

  • Brigadier Generale Giacomo Guarnera
  • Brigadier Generale Enzo Stefanini
  • Generale di Brigata Giangiacomo Calligaris
  • Generale di Brigata Francesco Arena (attuale Comandante)

[modifica] I caduti in servizio

7 gennaio 1992

Caduti a seguito dell'abbattimento dell'elicottero sul quale volavano impegnati per conto dell'European Community Monitor Mission (ECMM)

Vedi anche Eccidio di Podrute


6 febbraio 1994

Caduto a seguito di un agguato, sulla strada tra Balad e Mogadiscio, durante la missione UNOSOM II, "Ibis 2" in Somalia


10 giugno 2002

Deceduto a seguito di un incidente avvenuto, durante lo scaricamento di un mezzo pesante, nella sede di Bologna


31 maggio 2005

Precipitati a bordo di elicottero, a causa di condizioni meteorologiche avverse, nei pressi di Nassiriya durante l'Operazione Antica Babilonia in Iraq

I militari sono citati con il grado superiore conseguito ad onorem.


26 gennaio 2006

Deceduti a seguito di un incidente stradale, lungo l'autostrada A4 tra Dolo e Padova est.

[modifica] Collegamenti esterni


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