Armoriale di casa Savoia
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Questa pagina contiene le armi (stemmi e blasonature) dei principi di casa Savoia.
Indice |
[modifica] Armi dei capi di casa Savoia
Stemma | Nome del principe e blasonatura |
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Conti di Savoia
Prime armi concesse come vicari imperiali, probabilmente mai usate dalla famiglia: d'oro, all'aquila di nero. Armi attestate a partire da Tommaso I di Savoia (1177 † 1233): di rosso, alla croce d'argento. |
Duchi di Savoia
Con l'aumentare della potenza della famiglia, i conti di Savoia sostennero di discendere dalla casa di Sassonia ed inclusero nelle loro armi il quarto: partito, nel 1º di rosso al cavallo spaventato d'argento, nel 2º fasciato d'oro e di nero di otto pezzi al crancelino di verde posto in banda attraversante sul tutto e innestato in punta d'argento a tre puntali di spada di rosso maleordinati composto dalle armi di Westfalia, Sassonia e Angria. Il duca Emanuele Filiberto di Savoia (1528 † 1580) inquartò le armi sassoni con quelle del Chiablese e di Aosta, mettendo la Savoia sul tutto: inquartato, nel 1º e 4º partito, nel 1º di rosso al cavallo spaventato d'argento, nel 2º fasciato d'oro e di nero di otto pezzi al crancelino di verde posto in banda attraversante sul tutto e innestato in punta d'argento a tre puntali di spada di rosso maleordinati, nel 2º d'argento seminato di plinti di nero, al leone dello stesso attraversante, nel 3º di nero, al leone d'argento; sul tutto di rosso alla croce d'argento. Il duca Vittorio Amedeo I di Savoia (1587 † 1637) ricevette nel 1630 il Monferrato. Egli ne approfittò per aggiungere alle sue armi altre pretensioni: il regno di Cipro-Gerusalemme, la contea di Ginevra: inquartato: nel I controinquartato nel 1º d'argento alla croce potenziata d'oro accantonata da quattro crocette dello stesso, nel 2º burellato d'azzurro e d'argento di dieci pezzi al leone di rosso armato lampassato e coronato d'oro attraversante sul tutto, nel 3º d'oro al leone di rosso armato lampassato e coronato d'azzurro e nel 4º d'argento al leone di rosso armato lampassato e coronato d'oro; nel II gran quarto partito, nel 1º di rosso al cavallo spaventato d'argento, nel 2º fasciato d'oro e di nero di otto pezzi al crancelino di verde posto in banda attraversante sul tutto e innestato in punta d'argento a tre puntali di spada di rosso maleordinati, nel III gran quarto partito, nel 1º d'argento seminato di plinti di nero al leone dello stesso attraversante e nel 2º di nero al leone d'argento; nel IV gran quarto partito, nel 1º cinque punti d'oro equipollenti a quattro punti d'azzurro, nel 2º d'argento al capo di rosso; sul tutto di rosso alla croce d'argento. |
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Re di Sardegna
Nel 1720, il duca Vittorio Amedeo II di Savoia ottenne il regno di Sardegna: inquartato: nel I controinquartato nel 1º d'argento alla croce potenziata d'oro accantonata da quattro crocette dello stesso, nel 2º burellato d'azzurro e d'argento di dieci pezzi al leone di rosso armato lampassato e coronato d'oro attraversante sul tutto, nel 3º d'oro al leone di rosso armato lampassato e coronato d'azzurro e nel 4º d'argento al leone di rosso armato lampassato e coronato d'oro (Gerusalemme, Cipro e Armenia); nel II gran quarto partito, nel 1º di rosso al cavallo spaventato d'argento (Westfalia), nel 2º fasciato d'oro e di nero di otto pezzi al crancelino di verde posto in banda attraversante sul tutto (Sassonia) e innestato in punta d'argento a tre puntali di spada di rosso maleordinati (Angria), nel III gran quarto partito, nel 1º d'argento seminato di plinti di nero al leone dello stesso attraversante (Chiablese) e nel 2º di nero al leone d'argento (Aosta); nel IV gran quarto partito, nel 1º cinque punti d'oro equipollenti a quattro punti d'azzurro (Genevese), nel 2º d'argento al capo di rosso (Monferrato); sul tutto d'argento, alla croce di rosso, accantonata da quattro teste di moro, attortigliate d'argento (Sardegna); sul tutto del tutto di rosso alla croce d'argento (Savoia). Nel 1815, il re Vittorio Emanuele I di Sardegna ottenne Genova: Ne approfittò per semplificare le sue armi: inquartato, nel 1º d'argento, alla croce di rosso, accantonata da quattro teste di moro di nero, attortigliate d'argento (Sardegna), nel 2º gran quarto partito, nel 1º burellato d'azzurro e d'argento di dieci pezzi al leone di rosso armato lampassato e coronato d'oro attraversante (Cipro), nel 2º d'argento alla croce potenziata d'oro accantonata da quattro crocette dello stesso (Gerusalemme), nel 3º gran quarto d'argento alla croce di rosso (Genova) e nel 4º gran quarto di rosso alla croce d'argento brisata da un lambello d'azzurro (Piemonte), sul tutto d'oro all'aquila di nero, sul tutto del tutto di rosso alla croce d'argento (Savoia). Nel 1831 Carlo Alberto di Savoia-Carignano eredita la Sardegna. Riprende le armi del 1720 aggiungendovi diversi quarti (Genova, Nizza, Piemonte e Saluzzo): inquartato: nel I controinquartato nel 1º d'argento alla croce potenziata d'oro accantonata da quattro crocette dello stesso, nel 2º burellato d'azzurro e d'argento di dieci pezzi al leone di rosso armato lampassato e coronato d'oro attraversante sul tutto, nel 3º d'oro al leone di rosso armato lampassato e coronato d'azzurro e nel 4º d'argento al leone di rosso armato lampassato e coronato d'oro; nel II gran quarto partito, nel 1º di rosso al cavallo spaventato d'argento, nel 2º fasciato d'oro e di nero di otto pezzi al crancelino di verde posto in banda attraversante sul tutto e innestato in punta d'argento a tre puntali di spada di rosso maleordinati, nel III gran quarto controinquartato, nel 1º di nero al leone d'argento, nel 2º d'argento alla croce di rosso, nel 3º d'argento seminato di plinti di nero al leone dello stesso attraversante, nel 4º d'argento all'aquila coronata di rosso col volo abbassato, su un monte di tre cime di nero uscente da un mare d'azzurro movente dalla punta e ondato d'argento; nel IV gran quarto controinquartato, nel 1º di rosso alla croce d'argento brisata da un lambello d'azzurro, nel 2º d'argento al capo di rosso, nel 3º cinque punti d'oro equipollenti a quattro punti d'azzurro, nel 4º d'argento al capo d'azzurro; sul tutto d'oro all'aquila di nero; sul tutto del tutto di rosso alla croce d'argento; sul tutto nel capo d'argento, alla croce di rosso, accantonata da quattro teste di moro di nero, attortigliate d'argento. |
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Re d'Italia
Con l'unità d'Italia (1861) i re tornarono ad armi semplificate: di rosso alla croce d'argento. |
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Re d'Italia
Le armi di casa Savoia con gli ornamenti esteriori reali |
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