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Armoriale di casa Savoia - Wikipedia

Armoriale di casa Savoia

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Questa pagina contiene le armi (stemmi e blasonature) dei principi di casa Savoia.

Indice

[modifica] Armi dei capi di casa Savoia

Stemma Nome del principe e blasonatura

Conti di Savoia

Prime armi concesse come vicari imperiali, probabilmente mai usate dalla famiglia: d'oro, all'aquila di nero.

Armi attestate a partire da Tommaso I di Savoia (1177 † 1233): di rosso, alla croce d'argento.




Duchi di Savoia

Con l'aumentare della potenza della famiglia, i conti di Savoia sostennero di discendere dalla casa di Sassonia ed inclusero nelle loro armi il quarto: partito, nel 1º di rosso al cavallo spaventato d'argento, nel 2º fasciato d'oro e di nero di otto pezzi al crancelino di verde posto in banda attraversante sul tutto e innestato in punta d'argento a tre puntali di spada di rosso maleordinati composto dalle armi di Westfalia, Sassonia e Angria.

Il duca Emanuele Filiberto di Savoia (1528 † 1580) inquartò le armi sassoni con quelle del Chiablese e di Aosta, mettendo la Savoia sul tutto: inquartato, nel 1º e 4º partito, nel 1º di rosso al cavallo spaventato d'argento, nel 2º fasciato d'oro e di nero di otto pezzi al crancelino di verde posto in banda attraversante sul tutto e innestato in punta d'argento a tre puntali di spada di rosso maleordinati, nel 2º d'argento seminato di plinti di nero, al leone dello stesso attraversante, nel 3º di nero, al leone d'argento; sul tutto di rosso alla croce d'argento.

Il duca Vittorio Amedeo I di Savoia (1587 † 1637) ricevette nel 1630 il Monferrato. Egli ne approfittò per aggiungere alle sue armi altre pretensioni: il regno di Cipro-Gerusalemme, la contea di Ginevra: inquartato: nel I controinquartato nel 1º d'argento alla croce potenziata d'oro accantonata da quattro crocette dello stesso, nel 2º burellato d'azzurro e d'argento di dieci pezzi al leone di rosso armato lampassato e coronato d'oro attraversante sul tutto, nel 3º d'oro al leone di rosso armato lampassato e coronato d'azzurro e nel 4º d'argento al leone di rosso armato lampassato e coronato d'oro; nel II gran quarto partito, nel 1º di rosso al cavallo spaventato d'argento, nel 2º fasciato d'oro e di nero di otto pezzi al crancelino di verde posto in banda attraversante sul tutto e innestato in punta d'argento a tre puntali di spada di rosso maleordinati, nel III gran quarto partito, nel 1º d'argento seminato di plinti di nero al leone dello stesso attraversante e nel 2º di nero al leone d'argento; nel IV gran quarto partito, nel 1º cinque punti d'oro equipollenti a quattro punti d'azzurro, nel 2º d'argento al capo di rosso; sul tutto di rosso alla croce d'argento.





Re di Sardegna

Nel 1720, il duca Vittorio Amedeo II di Savoia ottenne il regno di Sardegna: inquartato: nel I controinquartato nel 1º d'argento alla croce potenziata d'oro accantonata da quattro crocette dello stesso, nel 2º burellato d'azzurro e d'argento di dieci pezzi al leone di rosso armato lampassato e coronato d'oro attraversante sul tutto, nel 3º d'oro al leone di rosso armato lampassato e coronato d'azzurro e nel 4º d'argento al leone di rosso armato lampassato e coronato d'oro (Gerusalemme, Cipro e Armenia); nel II gran quarto partito, nel 1º di rosso al cavallo spaventato d'argento (Westfalia), nel 2º fasciato d'oro e di nero di otto pezzi al crancelino di verde posto in banda attraversante sul tutto (Sassonia) e innestato in punta d'argento a tre puntali di spada di rosso maleordinati (Angria), nel III gran quarto partito, nel 1º d'argento seminato di plinti di nero al leone dello stesso attraversante (Chiablese) e nel 2º di nero al leone d'argento (Aosta); nel IV gran quarto partito, nel 1º cinque punti d'oro equipollenti a quattro punti d'azzurro (Genevese), nel 2º d'argento al capo di rosso (Monferrato); sul tutto d'argento, alla croce di rosso, accantonata da quattro teste di moro, attortigliate d'argento (Sardegna); sul tutto del tutto di rosso alla croce d'argento (Savoia).

Nel 1815, il re Vittorio Emanuele I di Sardegna ottenne Genova: Ne approfittò per semplificare le sue armi: inquartato, nel 1º d'argento, alla croce di rosso, accantonata da quattro teste di moro di nero, attortigliate d'argento (Sardegna), nel 2º gran quarto partito, nel 1º burellato d'azzurro e d'argento di dieci pezzi al leone di rosso armato lampassato e coronato d'oro attraversante (Cipro), nel 2º d'argento alla croce potenziata d'oro accantonata da quattro crocette dello stesso (Gerusalemme), nel 3º gran quarto d'argento alla croce di rosso (Genova) e nel 4º gran quarto di rosso alla croce d'argento brisata da un lambello d'azzurro (Piemonte), sul tutto d'oro all'aquila di nero, sul tutto del tutto di rosso alla croce d'argento (Savoia).

Nel 1831 Carlo Alberto di Savoia-Carignano eredita la Sardegna. Riprende le armi del 1720 aggiungendovi diversi quarti (Genova, Nizza, Piemonte e Saluzzo): inquartato: nel I controinquartato nel 1º d'argento alla croce potenziata d'oro accantonata da quattro crocette dello stesso, nel 2º burellato d'azzurro e d'argento di dieci pezzi al leone di rosso armato lampassato e coronato d'oro attraversante sul tutto, nel 3º d'oro al leone di rosso armato lampassato e coronato d'azzurro e nel 4º d'argento al leone di rosso armato lampassato e coronato d'oro; nel II gran quarto partito, nel 1º di rosso al cavallo spaventato d'argento, nel 2º fasciato d'oro e di nero di otto pezzi al crancelino di verde posto in banda attraversante sul tutto e innestato in punta d'argento a tre puntali di spada di rosso maleordinati, nel III gran quarto controinquartato, nel 1º di nero al leone d'argento, nel 2º d'argento alla croce di rosso, nel 3º d'argento seminato di plinti di nero al leone dello stesso attraversante, nel 4º d'argento all'aquila coronata di rosso col volo abbassato, su un monte di tre cime di nero uscente da un mare d'azzurro movente dalla punta e ondato d'argento; nel IV gran quarto controinquartato, nel 1º di rosso alla croce d'argento brisata da un lambello d'azzurro, nel 2º d'argento al capo di rosso, nel 3º cinque punti d'oro equipollenti a quattro punti d'azzurro, nel 4º d'argento al capo d'azzurro; sul tutto d'oro all'aquila di nero; sul tutto del tutto di rosso alla croce d'argento; sul tutto nel capo d'argento, alla croce di rosso, accantonata da quattro teste di moro di nero, attortigliate d'argento.

Re d'Italia

Con l'unità d'Italia (1861) i re tornarono ad armi semplificate: di rosso alla croce d'argento.

Re d'Italia

Le armi di casa Savoia con gli ornamenti esteriori reali

[modifica] Rami cadetti

Stemma Nome del principe e blasonatura
Conti e duchi di Piemonte, inizia con Tommaso II di Savoia (1199 † 1259), figlio di Tommaso I. Ramo estinto nel 1418.

di rosso alla croce d'argento brisata da un lambello d'azzurro in capo

Duchi di Nemours, inizia con Filippo di Savoia-Nemours (1490 † 1533), duca di Nemours, figlio di Filippo II, duca di Savoia. Ramo estinto nel 1659.

inquartato, nel 1º e 4º partito nel 1º di rosso al cavallo spaventato d'argento, nel 2º fasciato d'oro e di nero di otto pezzi al crancelino di verde posto in banda attraversante sul tutto e innestato in punta d'argento a tre puntali di spada di rosso maleordinati, nel 2º d'argento seminato di plinti di nero al leone dello stesso attraversante, nel 3º di nero al leone d'argento; sul tutto di rosso alla crocve d'argento,brisato da una bordura indentata di rosso.

Enrico II di Savoia-Nemours 1625 † 1659), figlio cadetto di Enrico I, segue l'evoluzione araldica del ramo originale, sostituendo lo scudoc entrale di Savoia con un partito di Savoia e Longueville (sua moglie era una Orléans-Longueville): inquartato: nel I controinquartato nel 1º d'argento alla croce potenziata d'oro accantonata da quattro crocette dello stesso, nel 2º burellato d'azzurro e d'argento di dieci pezzi al leone di rosso armato lampassato e coronato d'oro attraversante sul tutto, nel 3º d'oro al leone di rosso armato lampassato e coronato d'azzurro e nel 4º d'argento al leone di rosso armato lampassato e coronato d'oro; nel II gran quarto partito, nel 1º di rosso al cavallo spaventato d'argento, nel 2º fasciato d'oro e di nero di otto pezzi al crancelino di verde posto in banda attraversante sul tutto e innestato in punta d'argento a tre puntali di spada di rosso maleordinati, nel III gran quarto partito, nel 1º d'argento seminato di plinti di nero al leone dello stesso attraversante e nel 2º di nero al leone d'argento; nel IV gran quarto partito, nel 1º cinque punti d'oro equipollenti a quattro punti d'azzurro, nel 2º d'argento al capo di rosso; sul tutto partito di rosso alla croce d'argento e d'azzurro a tre gigli d'oro brisato da un lambello a tre pendenti d'argento e in cuore da un bastone dello stesso scorciato e posto in sbarra.

Principi di Carignano, inizia con Tommaso di Savoia-Carignano (1599 † 1656), principe di Carignano, figlio di Carlo Emanuele I, duca di Savoia.

Tommaso di Savoia, principe di Carignano: inquartato: nel I controinquartato nel 1º d'argento alla croce potenziata d'oro accantonata da quattro crocette dello stesso, nel 2º burellato d'azzurro e d'argento di dieci pezzi al leone di rosso armato lampassato e coronato d'oro attraversante sul tutto, nel 3º d'oro al leone di rosso armato lampassato e coronato d'azzurro e nel 4º d'argento al leone di rosso armato lampassato e coronato d'oro; nel II gran quarto partito, nel 1º di rosso al cavallo spaventato d'argento, nel 2º fasciato d'oro e di nero di otto pezzi al crancelino di verde posto in banda attraversante sul tutto e innestato in punta d'argento a tre puntali di spada di rosso maleordinati, nel III gran quarto partito, nel 1º d'argento seminato di plinti di nero al leone dello stesso attraversante e nel 2º di nero al leone d'argento; nel IV gran quarto partito, nel 1º cinque punti d'oro equipollenti a quattro punti d'azzurro, nel 2º d'argento al capo di rosso; sul tutto di rosso alla croce d'argento alla bordura indentata d'argento.

Suo figlio sostituì lo scudo centrale con un partito di Savoia e di Bourbon-Conti (famiglia di sua madre): inquartato: nel I controinquartato nel 1º d'argento alla croce potenziata d'oro accantonata da quattro crocette dello stesso, nel 2º burellato d'azzurro e d'argento di dieci pezzi al leone di rosso armato lampassato e coronato d'oro attraversante sul tutto, nel 3º d'oro al leone di rosso armato lampassato e coronato d'azzurro e nel 4º d'argento al leone di rosso armato lampassato e coronato d'oro; nel II gran quarto partito, nel 1º di rosso al cavallo spaventato d'argento, nel 2º fasciato d'oro e di nero di otto pezzi al crancelino di verde posto in banda attraversante sul tutto e innestato in punta d'argento a tre puntali di spada di rosso maleordinati, nel III gran quarto partito, nel 1º d'argento seminato di plinti di nero al leone dello stesso attraversante e nel 2º di nero al leone d'argento; nel IV gran quarto partito, nel 1º cinque punti d'oro equipollenti a quattro punti d'azzurro, nel 2º d'argento al capo di rosso; sul tutto partito di rosso alla croce d'argento e d'azzurro a tre gigli d'oro brisato da un bastone di rosso scorciato posto in banda e da una bordura dello stesso.

Conti di Soissons, inizia con Eugenio Maurizio di Savoia, figlio di Tommaso di Savoia-Carignano (1599 † 1656), principe di Carignano.

di rosso alla croce d'argento alla bordura indentata d'argento.

Duchi di Genova, inizia con Ferdinando di Savoia (1822 † 1855), duca di Genova, figlio di Carlo Alberto, re di Sardegna.

di rosso alla croce d'argento alla bordura composta d'argento e di rosso.

Duchi d'Aosta, inizia con Amedeo I di Spagna (1845 † 1890), duca d'Aosta e per poco tempo re di Spagna, figlio di Vittorio Emanuele II, re d'Italia.

Duchi d'Aosta: di rosso alla croce d'argento alla bordura composta d'oro e d'azzurro.

Amedeo I, re di Spagna: inquartato, nel 1º di rosso al castello d'oro aperto e finestrato d'azzurro (Castiglia), nel 2º d'argento al leone di rosso armato, lampassato e coronato d'oro (Leon), nel 3º d'oro a quattro pali di rosso (Aragona) e nel 4º di rosso alle catene d'oro poste in cinta, in croce e in decusse, caricate nel cuore da uno smeraldo al naturale (Navarra), accompagnato in punta d'argento a una mela granata di rosso,gambuta e fogliata di verde (Granada); sul tutto di rosso alla croce d'argento alla bordura composta d'oro e d'azzurro.

(altra versione dello stemma di Amedeo I, nel quale lo scudetto in cuore è quello di Savoia e non del ramo cadetto)

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