Agusta A129 Mangusta
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Agusta A129 | ||
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Agusta A129 Combat all'Air 04, Payerne, Svizzera |
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Descrizione | ||
Tipo | Elicottero multiruolo | |
Equipaggio | 1 pilota e 1 copilota cannoniere | |
Primo volo | 15 settembre 1983 | |
Entrato in servizio | primi anni novanta | |
Costruttore | AgustaWestland | |
Esemplari costruiti | 60 all Esercito italiano e 51 all'Esercito turco. | |
Dimensioni | ||
Lunghezza | 12,62 m | |
Altezza | 3,35 m | |
Diametro del rotore | 11,90 m | |
Superficie rotore | 444,9 m² | |
Peso | ||
A vuoto | 2530 kg | |
Carico | max 4350 kg | |
Massimo al decollo | 5100 kg | |
Propulsione | ||
Motore | 2× Rolls-Royce Gem 1004 da 890 shp | |
Potenza | 946 kW | |
Prestazioni | ||
Velocità massima | 150 nodi o 278 km/h | |
Autonomia | 1000 km, 2h 30' | |
Tangenza | 4725 m | |
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L'AgustaWestland A129 è un elicottero da combattimento leggero prodotto inizialmente dalla Agusta, ora AgustaWestland , in Italia. È stato il primo elicottero da attacco ad essere progettato e costruito in Europa occidentale.
Indice |
[modifica] Storia
Il progetto venne avviato nel 1978 e l'A129 Mangusta ("Mongoose" per i mercati internazionali) destò molta impressione quando il primo dei cinque prototipi effettuò il primo volo ufficiale il 15 settembre 1983. Il quinto prototipo effettuò il primo volo nel marzo 1986. Si trattava di una evoluzione del concetto del Bell AH-1 Cobra, che utilizzava la configurazione biposto in tandem, ovvero con pilota e copilota/mitragliere/cannoniere allineati e non affiancati. A differenza del Cobra, monomotore, bipala, il progetto, derivato da quello dell'Agusta A109, risultava migliorato, in quanto basato su una configurazione con due motori e rotore quadripala. In seguito ad una esigenza della NATO, che assegnava all'epoca all'Esercito Italiano durante la guerra fredda un ruolo di contenimento delle forze corazzate del Patto di Varsavia, venne sviluppato inizialmente come elicottero anticarro ed armato con missili filoguidati BGM-71 TOW, razzi da 81 mm e con le potenzialità di integrare il missile Hellfire. Sin dalla prima versione, l'A129 era equipaggiato con sistemi autonomi di navigazione e di visione notturna, in grado di fornire la piena capacità di combattimento notturno e ognitempo. In Europa nessun'altra nazione aveva sviluppato un elicottero da combattimento, benché quasi tutte le principali forze armate avessero una numerosa linea di macchine "tuttofare" armate con missili anticarro. Nella versione originale Mangusta, è entrato in servizio con l'Esercito Italiano nei primi anni novanta ed ha avuto il suo battesimo del fuoco in Somalia durante l'operazione Restore Hope (1992-1994), compreso il lancio di un missile contro un mezzo italiano sottratto dai somali nello scontro del checkpoint PASTA il 2 luglio 1993. Sempre nella versione anticarro, ma armato anche di mitragliatrici da 12,7 mm installate in appositi pod subalari, ha partecipato alle operazioni in Angola, Albania nel 1997, in FYROM ed in Kosovo (1998-2000). L' A129 inizialmente non è riuscito a conquistare il mercato internazionale. La prima opportunità di successo per l'esportazione si presentò in occasione del programma europeo Tonal per un elicottero da combattimento basato sul Mangusta. Nel 1986, i governi del Regno Unito, Italia, Olanda e Spagna firmarono un protocollo di intesa per esplorare la possibilità di costruire una versione potenziata del A129, chiamata Joint European Helicopter Tonal. (La designazione "Tonal" era derivata dal nome di un dio Azteco.) Il Tonal avrebbe avuto motori più potenti, un nuovo rotore, carrello retrattile, sensori potenziati e armamento più pesante. Il progetto collassò nel 1990 quando Regno Unito e Olanda decisero di acquisire l'AH-64 Apache in sostituzione. Dopo questo precedente, quasi tutti i paesi europei acquistarono l'Apache (Grecia) o attesero lo sviluppo dell'Eurocopter Tiger (Spagna, Francia e Germania). L'Esercito Italiano ridusse l'ordine a 45 esemplari rispetto all'opzione iniziale di 60. La polemica per la comparazione tra modelli prodotti dalle varie aziende fu ulteriormente alimentata[1] nei primi anni '90, dalla comparsa del dimostratore tecnologico Agusta A 129 International che effettuò il primo volo nel 1992[2] nell'ambito della partecipazione alla competizione per la fornitura di elicotteri di attacco per la Turchia, dove l'Apache era stato scartato nelle fasi iniziali.[3] Con questo modello Agusta effettivamente volante e pronto per la messa in produzione già nel 1992, la competizione si fece accesa sui mercati internazionali e mai dall'esito scontato. Infatti, l'"International", avendo integrato nella sua suite di armamento il missile AGM-114 Hellfire e il cannone installato nel naso,[4] recuperò l'apparente gap anche su questo fronte tra A129 e Apache. Negli anni successivi, si è poi verificata in parte degna di considerazione la decisione dell'Esercito Italiano di non dotarsi del sistema d'arma Hellfire, all'epoca considerato una pecca del Mangusta originale. Infatti, è venuto solo di recente alla luce dei non addetti ai lavori, nel corso della esercitazione VICTORY STRIKE in Polonia del 06-18 Ottobre del 2000, che il lancio dei missili Hellfire da elicottero causa danni gravi alla struttura del velivolo lanciatore, tanto da essere designati con terminologia "USA CC-N, emergency combat use only". Addirittura la "System Safety Risk Assessment" (SSRA) ha assegnato la categoria di rischio I-A (Catastrophic Probable) all'ipotesi di lancio di questi missili da posizioni differenti dalla numero 4 del lanciatore esterno.[5]
Gli anni novanta videro comunque il testa a testa tra i vari produttori di elicotteri di attacco nelle competizioni per l'aggiudicazione delle commesse militari, ma, nello stesso tempo, convinsero l'Esercito Italiano, reduce dalla esperienza del 1993[6] in Somalia a passare dall' A129 basico all'A129 CBT, accettando alcune delle migliorie avioniche e di armamento dell'"International". Resta il fatto che l' A129 uscì sconfitto dalla gara indetta per l'aggiudicazione della fornitura di elicotteri di attacco alle forze di difesa australiane (ADF), vinta dall'Eurocopter Tiger[7] con inizio delle consegne nel 2004. Un ruolo importante per influenzare la scelta in questo contesto fu rivestito dalle piccole dimensioni del velivolo italiano che vennero considerate limitative delle possibilità di sviluppo, carico e autonomia. L'Esercito Italiano ordinò 15 A129 in versione multiruolo CBT (Combat), il primo dei quali fu consegnato nell'ottobre 2002. Nel gennaio 2002 è stato firmato un contratto per l'aggiornamento alla versione CBT di tutti i primi 45 Mangusta in servizio con l'Esercito Italiano. Le principali modifiche riguardano l'adozione di un cannone da 20 mm a tre canne rotanti tipo Gatling installato in una torretta sotto il muso, la sostituzione del rotore quadripala con uno a cinque pale, la possibilità di impiegare razzi da 70 mm (oltre a quelli da 81), migliorie all'avionica ed ai sistemi di volo/navigazione notturna, l'integrazione di lanciatori per missili antiaerei FIM-92 Stinger o Mistral ed una nuova colorazione con insegne a bassa visibilità. In questa configurazione, l'elicottero può essere utilizzato come anticarro, ricognizione armata ("Scout" secondo la definizione dell'Esercito Italiano), attacco al suolo, scorta, supporto di fuoco e antiaereo. Tre A129 sono stati schierati in Iraq prima del ritiro delle truppe italiane e sono operativi in Afghanistan. Il 30 marzo 2007 la Turchia ha decretato il Mangusta vincitore della gara per la fornitura di 51 macchine (di cui 20 in opzione) per il requisito di un elicottero d'attacco per l'Esercito.[8]
[modifica] Versioni
[modifica] Prodotte
- A129 Mangusta: Versione originale di produzione, equipaggiata con due turbine Rolls-Royce Gem 2. * A129 International: Versione migliorata con rotore a cinque pale, torretta posta sotto il naso, supporto per il missile Hellfire e Stinger, avionica avanzata e motorizzazione LHTEC-CTS800-2. * A129 CBT: Versione potenziata per l'Esercito Italiano che incorpora le stesse migliorie della versione A129 International, ma mantiene i motori originali Gem. La trasmissione è stata potenziata e rende possibile una nuova motorizzazione con prestazioni migliori.
[modifica] Proposte
- A129 LBH: Versione d'assalto, multiruolo con una struttura completamente differente dai A129 standard, in quanto modificata per creare lo spazio per trasportare otto soldati in aggiunta ai due di equipaggio. (L'acronimo LBH significa Light Battlefield Helicopter.)
- A129 Multi-Role Versione proposta e non costruita. * A129 Scout: Versione proposta da ricognizione, non costruita. * A129 Shipboard: Versione proposta navale, non costruita. * A129 Tonal: Programma avviato nel 1986, da Regno Unito, Italia, Olanda e Spagna e terminato nel 1990 con il ritiro del Regno Unito e Olanda che decisero di acquisire l'AH-64 Apache in sostituzione.
[modifica] Il nuovo nome AW-129
Da luglio 2007 AgustaWestland, casa costruttrice del velivolo, ha ridenominato il velivolo AgustaWestland AW-129. Il motivo è che la joint venture tra Agusta e Westland è ora controllata al 100% da Finmeccanica che sta applicando una nuova politica commerciale.
[modifica] Curiosità
Il nome "Mangusta" fu una trovata commerciale per suggerire la capacità di battere il "Cobra", nome sia dell'animale che dell'elicottero concorrente (Bell AH-1) nel momento in cui fu sviluppato l'A129. L'unica unità militare italiana ad avere in dotazione questo elicottero è la Brigata Aeromobile "Friuli".
[modifica] Utenti
- Esercito italiano - 60 A129s
- esercito turco - richiede 51 A129s (+40 optional) con prima consegna prevista per il 2012
[modifica] Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene file multimediali su Agusta A129 Mangusta
[modifica] Bibliografia
- ^ articoli di A.Nativi pubblicati sulla rivista RID n.8, 1991 e n.4, 1995
- ^ tedesco A-129 INTERNATIONAL. www.bw-flyer.de. URL consultato il 18-03-2007.
- ^ ingl. Country/Region-Specific Arms Sales in CDI Center for defence information. http://www.cdi.org/. URL consultato il 18-03-2007.
- ^ Consegnato il primo Agusta A 129 CBT all'Esercito Italiano. Aeromedia, (ottobre) 2002. URL consultato il 18-03-2007.
- ^ ingl. AH-64 Apache in Military. www.globalsecurity.org. URL consultato il 17-03-2007.
- ^ Andrea Santarossa. Armamenti, l'elicottero d'attacco A-129 Mangusta. www.paginedidifesa.it, 23-11-2003. URL consultato il 14-03-2007.
- ^ Hon. Robert Hill. ingl. FIRST MISSILE TEST FIRING FROM TIGER HELICOPTER. The Australian Defence Minister, 02-06-2005. URL consultato il 18-03-2007.
- ^ Selcan Hacaoglu. ingl. Italian Co. Wins Turkish Heli Contract. Associated Press, Data pubblicazione 30-03-2007. URL consultato il 04-04-2007.
[modifica] Collegamenti esterni
- Sito ufficiale della Agusta Westland
- Esercito Italiano: Il Portale delle Armi dei Materiali e dei Mezzi
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