Adiabene
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L'Adiabene fu un antico regno della Mesopotamia indipendente o semindipendente. Non aveva sbocchi sul mare ma si affacciava sul Tigri. Si trattava di una terra fertile e coltivata, che confinava con l'Armenia mesopotamica (Gordiene) a nord e con l'altopiano iranico ad Oriente. L'Adiabene godeva di un clima pienamente mediterraneo, con estati secche ed inverni miti e piovosi.
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[modifica] Lo stato
L'Adiabene subì molte dominazioni, fra le quali la più significativa fu quella dei Parti. Lo stato era retto da un re ed aveva come capitale Arbela (attuale Arbil, Iraq orientale). Lo stato fu giudaizzato nel I secolo d.C. da una confraternita di rabbini ebrei (forse farisei). Fu la regina Elena di Adiabene a convertirsi al giudaismo. Nella diaspora infatti si diffuse molto il Talmud.
[modifica] Popolazione
La popolazione dell'Adiabene era multietnica. Nel I secolo a.C. vi erano etnie macedoni e partiche. Nel III secolo d.C. invece si contavano arabi, sasanidi di religione zoroastriana e manichea, ed anche molte comunità cristiane. La religione cristiana fu fondamentale per la seconda conversione del regno.
[modifica] Le città importanti
L'unica città importante del regno era la capitale, Arbela dove era concentrata la maggior parte della popolazione e tutte le etnie presenti nel regno.